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Coronavirus, il Cagliari è pronto a giocare d’estate

Roberto Muretto
Joao Pedro
Joao Pedro

La società rossoblù si schiera con chi vorrebbe tornare comunque in campo, Figc e Leghe lavorano su ipotetici calendari

06 aprile 2020
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CAGLIARI. In campo d'estate con i tre punti in palio. Il calcio ci prova. O meglio ci spera. Se il campionato non riprende diverse società potrebbero trovarsi con l'acqua alla gola, con il rischio di non avere i requisiti per essere iscritti alla prossima Serie A. Anche chi oggi, solo per interessi personali, alza la voce e chiede la sospensione definitiva della stagione, è consapevole che il "buco" di bilancio potrebbe rivelarsi talmente grande da mettere a rischio la sopravvivenza del club. Il taglio degli stipendi, sempre che con l'Assocalciatori venga raggiunto un accordo, non sarà sufficiente a colmare il deficit provocato dal mancato incasso della sesta rata dei diritti televisivi, pubblicità, introiti dagli store e dallo stadio. E' stato calcolato che il danno economico complessivo per il doraro mondo del pallone sarebbe intorno ai 700 milioni di euro.

Il Cagliari. Pur con il cuore a pezzi (la Sardegna non è certo stata risparmiata dalla pandemia) i rossoblù scalpitano. Se dipendesse dai giocatori tornerebbero in campo subito. Quella guidata da Tommaso Giulini è una delle società a favore della ripresa del torneo. Ed è questa la linea che i Quattro Mori terranno nelle prossime riunioni della Lega con la Figc e l'Aic. I tifosi sono divisi tra chi è favorevole a chiudere la stagione e chi invece passerebbe direttamente alla prossima. Ma sarà il coronavirus a decidere e si giocherà solo in condizioni di totale sicurezza e sicuramente a porte chiuse. Magari prendendo in considerazione la proposta del presidente della Figc Gravina, con arbitri e squadre isolate e in ritiro permanente.

L’Aic. «Come Aic abbiamo cercato un'intesa, che non escludo arrivi nei prossimi giorni. Vogliamo capire qual è l'idea della Lega, che dice solo di sospendere gli stipendi«» Così il presidente di Assocalciatori, Damiano Tommasi, sulla trattativa in corso con la Lega Serie A. «Sospensione e cancellazione sono due cose diverse e ci sarà tempo e modo per prendere un accordo a seconda di come va il campionato - ha aggiunto Tommasi a -. Il grande tema è proprio quello ma da parte nostra non c'è nessuna chiusura».

Ripresa. Al lavoro sui protocolli per la ripresa c'è la commissione medica della Federcalcio, presieduta dal professor Zeppilli. Il gruppo di lavoro, al quale è stata aggiunta la collaborazione degli infettivologi del Gemelli Roberto Cauda e Massimo Fantoni e del consulente del ministro Speranza Walter Ricciardi, stilerà un programma per l'eventuale ritorno in campo che sarà una linea guida per ogni singolo club.

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