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Il Cagliari riapre i cancelli di Assemini

di Stefano Ambu
Il Cagliari riapre i cancelli di Assemini

All’appello manca solo Olsen. Da lunedì – seguendo il protocollo medico – potranno partire gli allenamenti individuali

07 maggio 2020
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CAGLIARI. Il ritorno di Walukiewicz dalla Polonia e quello avventuroso di ieri mattina di Pellegrini da Roma sono due indizi: la ripartenza per il Cagliari Calcio è vicina. Questa settimana è troppo presto, ma dalla prossima ogni giornata potrebbe essere quella buona. Per ora si parla di allenamenti “solitari” e volontari, nel centro sporitvo messo a disposizione dalla società. Un modo anomalo di preparare partite di calcio, ma pur sempre una ripresa. E anche se non ci sono state convocazioni ufficiali, i giocatori ci sono tutti. Manca soltanto Olsen, ma l’impressione è che basti un fischio per mettere lo svedese su un volo per l’Italia.

Che cosa serve per ricominciare? Il protocollo sanitario e le regole essenziali per capire come comportarsi nei rapporti di lavoro con i giocatori. L’ultimo arrivato è stato Pellegrini. In realtà l’esterno della Juventus in prestito ai rossoblu sarebbe dovuto essere a Cagliari sin da martedì notte. Lui era già in volo. Ma c’era la nebbia. Livello di visibilità della pista di Elmas non sufficiente e inevitabile marcia indietro verso Fiumicino. Ieri Pellegrini ci ha riprovato. Ed ora è a Cagliari: una fatica peggiore dell’andare su è giù lungo la fascia sinistra. Potrà riposarsi qualche giorno perché non si parla ancora di date ufficiali per la riapertura dei cancelli del centro sportivo di Assemini.

In teoria il via libera c’è già dopo l’ultima ordinanza della Regione sarda: la possibile ripresa, dal punto di vista normativo, era possibile già da lunedì scorso. Ma la linea del club del presidente Tommaso Giulini è chiara da tempo: aspettare il protocollo sanitario e regole certe anche per gli aspetti legali e contrattuali in vista della ripresa.

Le prime sedute individuali potrebbero partire quindi già da lunedì. Per i veri allenamenti, quelli tutto insieme, la data indicativa è quella del 18 di uesto mese.

In attesa del protocollo sanitario la procedura medica per il rientro si può solo ipotizzare: tutti i giocatori saranno sottoposti a una visita medica per escludere la presenza di casi di coronavirus. Poi in campo. Senza tardare troppo perché molte squadre hanno già cominciato a lavorare nei centri sportivi. Anche se “al buio”, perché ancora nessuno sa quando il campionato ricomincerà.

Anche quella del Cagliari sarà sicuramente una preparazione speciale, inedita per le squadre di club: in un lampo bisognerà progettare un piano di lavoro che restituisca la forma dopo due mesi di inattività (solo allenamenti da casa) e dare benzina per altri due mesi e mezzo a tutta velocità.

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