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La nuova sfida di Meo Sacchetti con la “Effe”

La nuova sfida di Meo Sacchetti con la “Effe”

SASSARI. Meo Sacchetti a Bologna, quarant’anni dopo. L’improvviso uno-due di mercoledì, con il repentino addio del commissario tecnico azzurro alla Vanoli Cremona e l’immediata firma di un biennale...

29 maggio 2020
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SASSARI. Meo Sacchetti a Bologna, quarant’anni dopo. L’improvviso uno-due di mercoledì, con il repentino addio del commissario tecnico azzurro alla Vanoli Cremona e l’immediata firma di un biennale con la Fortitudo, ha acceso improvvisamente la miccia sul mercato delle panchine della serie A, in attesa che decolli anche quello dei giocatori. Contestualmente, Antimo Martino è passato dalla Fortitudo alla Pallacanestro Reggiana, dove ha preso il posto di Maurizio Buscaglia, al passo d’addio dopo appena una stagione.

Meo Sacchetti riparte dunque dalla città delle due torri, sponda Fortitudo. L’ex allenatore della Dinamo, che lascia Cremona dopo 3 stagioni, una coppa Italia conquistata e una semifinale scudetto, tra il 1976 e il 1979 aveva indossato la maglia del Gira, la terza squadra di Bologna.

«Sono molto felice e non vedo l’ora di poter iniziare un lavoro ed un percorso che confido potranno essere proficui – ha detto Sacchetti –. Credo che sedersi su una panchina come quella della Fortitudo debba sempre esser considerato un vanto per tutti».

L’improvviso divorzio con Cremona, con la quale aveva altri due anni di contratto, è riconducibile all’incertezza che circonda la Vanoli: dopo avere rinunciato a disputare le coppe, la società lombarda non ha ancora sciolto le riserve per quanto riguarda la partecipazione al campionato di serie A, a causa della crisi economica legata alla pandemia.

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