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Il Cagliari strizza l’occhio ai millennial

di Stefano Ambu
Il Cagliari strizza l’occhio ai millennial

La squadra si allena agli ordini di Zenga. In vista della sfida col Verona. Aggregati anche otto giocatori della Primavera

04 giugno 2020
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CAGLIARI. Verona come ossessione. E il 20 giugno, data di ripresa della serie A e della sfida ultranotturna (21.45) con i gialloblù, sarà una liberazione. Una specie di record: per tutta una serie di circostanze- e al coronavirus fischiano le orecchie- l'Hellas sarà, nella centenaria storia rossoblù, la squadra che ha fatto consumare in assoluto al Cagliari più giorni di fatiche- fisiche e mentali- per la preparazione di una partita.

A metà febbraio, proprio in vista della gara con gli scaligeri, la formazione allora allenata da Maran andò in ritiro addirittura a Coccaglio, a un centinaio di chilometri dal Bentegodi, per concentrarsi meglio sulla gara. Che però, proprio a causa dell'emergenza Covid, non si disputò.

Ora, da quando sono ripresi gli allenamenti, il chiodo fisso è sempre la squadra di Juric. Per carità: le sedute sono una sorta di ritiro precampionato in cui si cerca di accumulare le energie per tutto il rush finale. Ma, quando si fanno tattica e partitelle, è presumibile (le sedute sono sempre a porte chiusissime) che a Zenga un inciso come “il Verona, ad esempio” possa scappare spesso e volentieri. Probabilmente è scappato anche ieri.

La squadra si è ritrovata al centro sportivo di Assemini. La seduta è cominciata con il riscaldamento. E poi spazio al focus tattico con una serie di esercitazioni dedicate alla fase difensiva e al possesso palla.

In chiusura una partita in famiglia giocata a campo ridotto. E solo su queste gare a ranghi misti Zenga potrà fare affidamento per decidere come far giocare la squadra e chi far scendere in campo: da qui al 20 non sono infatti previste gare amichevoli (troppo complicato organizzarle con tutte le restrizioni e le possibili complicazioni) per provare qualcosa. E anche per questo Zenga ha portato agli allenamenti otto giocatori della Primavera. Questo non esclude che per qualcuno dei millennial, con cinque sostituzioni, non ci possa essere l'occasione per dare una mano anche in gara ufficiale. Anche perché in un finale di torneo anomalo pure dal punto di vista climatico, il fattore freschezza potrebbe accorciare le distanze tra Primavera e prima squadra.

Tra le note liete anche il ritorno in campo di Pavoletti. Naturalmente non insieme a gruppo e senza la speranza di poter giocare il finale di campionato: segue la sua personale tabella di recupero dopo l'intervento bis. Ma vederlo correre è una spinta anche per gli altri.

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