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Giovane e tosta Prende forma la Poz-Dinamo

Mario Carta
Giovane e tosta Prende forma la Poz-Dinamo

Nuovi arrivi in linea con lo spirito del coach Mancano ancora una guardia e un lungo

30 giugno 2020
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SASSARI. Sette nomi più quasi uno, totale quasi otto tasselli del puzzle Dinamo 2020/21 già sistemati nel basket mercato più anomalo di sempre, avviato precocemente alla luce del black out imposto dal coronavirus e destinato a chiudersi chissà quando sempre a causa del covid-19, che da qualche parte del mondo e non soltanto nella Nba sta diluendo campionati, tempi e trattative.

Superato il “litigio di coppia” fra il presidente Stefano Sardara e coach Gianmarco Pozzecco, lo staff Dinamo ha ingranato una firma dopo l’altra, cominciando a dare un’ossatura al gruppo a partire dall’asse già definito play-pivot, con i confermatissimi Marco Spissu (contratto fino al 2022) e Miro Bilan (un altro anno). Dall’anno scorso (e fino al 2023) anche Stefano Gentile e il capitano a vita Jack Devecchi, altri due esterni, a fare da nucleo intorno al quale inserire le novità. Il play Vasa Pusica, l’ala centro Justin Tillman e l’ala Jason Burnell hanno tutti un contratto annuale. E siamo a sette. Il quasi ottavo è il lituano di passaporto italiano Kasper Treier, ala da 10 punti e 5 rimbalzi di media in A2 con Ravenna. Manca solo la firma, mentre alla Dinamo mancano ancora una guardia titolare e un cambio dei lunghi. Per lo spot di numero 2 non filtrano nomi, ma non sarà necessariamente un uomo da 30 punti a partita. Non che non possa esserlo, ma Pozzecco l’anno scorso ha vinto una coppa europea ed era secondo in campionato con un gruppo che si divideva oneri e onori. Nessun uomo al vertice della classifica marcatori ma tutti in quella dell’utilità. E cinque o sette in doppia cifra per gara come norma. Non è detto neanche che arrivi un nome di richiamo, visto che sembra sia stato fatto un passo indietro rispetto alla linea della scorsa stagione che portò a Sassari uomini di grido e di esperienza come McLean e Jeerrels. Sono arrivati giovani “di prospettiva”, come si dice. Pronti a farsi lanciare dalla Dinamo, lanciandola.

«Con tutti i viaggi e tutte le partite che giochiamo – spiega il gm Federico Pasquini, uomo mercato del club di via Roma –, non si può puntare su un solo giocatore, bisogna distribuire. Così una volta emerge uno e la successiva spicca un altro. L’imprevedibilità è la formula che paga di più». Poi, oltre a due uomini da panchina, si cerca un lungo, più ala che pivot considerata la buona predisposizione di Tillman a reggere il ruolo di 5 puro. E non guasterebbe se avesse un buon tiro dalla distanza. Per il resto, ancora in forse la scelta della formula fra il 5+5 che privilegia gli italiani e il 6+6 («Non siamo rigidi», spiega Pasquini), si aspetta la conclusione dei campionati in Spagna e Germania e l’esito della Nba da fine luglio in poi prima di poter prendere le ultime carte dal mazzo. Non c’è fretta, anche se la previsione in casa Dinamo di anticipare il via alla stagione: fine luglio invece che metà agosto, nel ritiro del Geovillage a Olbia che è ben attrezzato in termini di protocollo sanitario coronavirus.

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