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Una grandissima Dinamo manda fuori pista Venezia

di Andrea Sini
Una grandissima Dinamo manda fuori pista Venezia

I sassaresi portano a casa il big match per il secondo posto e ribaltano il -7 dell’andata Per i sassaresi è l’ottava vittoria consecutiva in campionato. Mercoledì arriva Saragozza

28 febbraio 2021
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SASSARI. Non molla, non si abbatte, ma combatte e rilancia. La Dinamo spazza via con un soffio solo la “scimmia” della Final Eight e la Reyer Venezia, battuta per 96-88 nel big match tra due delle vicecapoliste. Ciliegina sulla torta del match valido come anticipo della quinta giornata di ritorno, il -7 dell’andata ribaltato. Una grande impresa, per il Banco, che manda 6 omini in doppia cifra e ottiene l’8ª vittoria consecutiva in campionato, la 10ª negli ultimi 11 confronti. Venezia, che veniva da 9 successi nelle precedenti 9 gare, era priva di Vidmar e Cerella e ha perso dopo un minuto Bramos, ma stavolta a fare la differenza è stata la grande voglia di vincere.

La partita. La Reyer si presenta con una buona difesa, corre in contropiede per tre volte di fila e Pozzecco è subito obbligando Pozzecco a chiedere timeout. Gli attacchi giocano bene con la complicità delle difese, che – tanto per capire che aria tira – non commettono nessun fallo per i oltre 6 minuti. Intanto Bendzius scalda la mano, Tonut pure e il match resta in equilibrio con una leggera inerzia dalla parte dei veneziani: 5-8, 11-15, poi il Banco cambia passo. Spissu suona la carica con una tripla e un recupero, Bendzius e Gentile spingono il break sino al 7-0, per il 18-15. Casarin junior colpisce da lontano, Mazzola rimedia un antisportivo e alla prima sirena Sassari è avanti 24-20.

Il momento più difficile. Pozzecco spinge a fondo le rotazioni, Venezia ha un assetto più equilibrato e decolla nuovamente: tre triple consecutive (Campogrande, Clark e Mazzola) e un gioco da tre punti di Fotu permettono alla squadra di De Reffaele di risalire dal 27-22 al 29-34 nel giro di 2’. Il timeout di Pozzecco è corroborante, così come il ritorno in campo di Burnell e Bilan; Happ che sale di tono e Kruslin diventa un fattore importante in attacco. C’è qualche palla persa di troppo, Mazzola è bravo a punire ancora la zona sassarese e Watt nell’area fa il Watt, così la Reyer tiene in mano le redini del match: 33-34, 37-43, 42-49 con due triple consecutive di Tonut a 1’50” da metà gara. Spissu inventa un gioco da tre punti che è ossigeno, Poz rimedia un fallo tecnico e la Dinamo arriva al riposo sotto di 5, 47-52.

La riscossa. La Dinamo riparte da una grande difesa, che tiene Venezia a secco per quasi 3 minuti, dall’altra parte c’è ancora qualche palla persa di troppo ma i sassaresi sono in partita, eccome. Burnell impatta a quota 55, Gentile inizia a vedere il canestro e a metà periodo il Banco si ritrova avanti 59-55. Le difese si allentano, Venezia risponde colpo su colpo ma intanto i sassaresi colpiscono anche con armi “non convenzionali”, trovando punti da oltre l’arco con Bilan e Burnell. La Reyer lascia sul ferro parecchie triple, la Dinamo ne approfitta solo in parte ma riesce comunque a trovare il +8 con Gentile 72-64. Arriva un tecnico alla panchina biancoblù, Campogrande colpisce dall’angolo ma alla terza sirena il tabellone dice comunque 74-68.

Il gran finale. Kruslin trova subito la tripla del +9 (77-68), ma due falli sanguinosi di Katic rimettono in pista Venezia, che in un attimo trova il 77-75 con Clark. È il momento dei duri: Spissu c’è, Happ è produttivo su entrambi i lati e Burnell vola in contropiede a violentare il canestro. L’ottavo assist di Burnell regala ad Happ la palla del +10 (87-77), ma a fine gara mancano ancora 5’ e un paio di scelte arbitrali estremamente discutibili rimettono in pista la Reyer: un gioco da tre punti di Clark riporta Venezia a -4 (87-83), ma la Dinamo ne ha di più e accelera ancora, con Bendzius, Kruslin e Bendzius, per il nuovo +10 (93-83) a 2’08”. Stavolta è davvero fatta, perché il Banco limita al massimo gli errori e la chiude dalla lunetta, con un 96-88 preziosissimo.

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