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Dinamo beffata all’overtime Oggi Gara2 con Pozzecco

di Andrea Sini
Dinamo beffata all’overtime Oggi Gara2 con Pozzecco

Sconfitta rocambolesca per i sassaresi nel primo match del quarto di finale contro Venezia Decidono due tiri liberi di Daye a 1”2 dalla fine. Alle 18 al Taliercio torna in panchina il coach

14 maggio 2021
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INVIATO A VENEZIA. Una pessima notizia a due mezze buone. La Dinamo perde all’overtime Gara1 dei quarti di finale contro la Reyer Venezia, con due tiri liberi segnati da Daye a 1”2 dalla sirena. Sullo sfondo di una sconfitta da mangiarsi le mani e tutto il fegato, nella parte mezzo piena del bicchiere c’è una Dinamo solida e sempre in partita, grazie anche a un buonissimo apporto della panchina. E stasera alle 18 – e questa è l’altra buona notizia – a guidare la squadra dalla panchina in Gara2 ci sarà Gianmarco Pozzecco, che ha finito i dieci giorni di sospensione ed è in arrivo a Venezia. Una carica in più per un altro match chiave.

Maledetto Taliercio. Il remake dell’ultima finale scudetto, amarissima per il Banco, si è aperto con 45 minuti tiratissimi e spettacolari, nelle quali entrambe le squadre sono andate più volte vicinissime a chiudere i conti. La Dinamo, che ha avuto un eccellente approccio al match e ha giocato un primo quarto capolavoro (14-28 in avvio di secondo periodo), è rimasta sempre in partita e si è salvata in extremis prima alla fine dei tempi regolamentari (81-81 con due stoppate di Bilan su Watt negli ultimi secondi), poi nell’overtime aveva compiuto un mezzo miracolo: nell’ultimo minuto i sassaresi sono risaliti dal -4 (90-86) al +1(90-91), mettendosi quasi il match in tasca con tre tiri liberi segnati da Spissu a 1”8. Poi il pasticcio di Gentile, con il fallo commesso su Daye e i due tiri liberi (su tre) della vittoria orogranata.

Una grande Dinamo. Solida, coraggiosa, brava a cambiare pelle più volte nel corso della gara. La Dinamo è entrata nel quarto di finale con lo spirito giusto, mettendo in grande difficoltà la Reyer col la difesa a zona. Fondamentale, in varie fasi della gara, l’apporto della panchina, con Happ che ha disputato probabilmente la sua migliore gara da quando è a Sassari, Kruslin che ha giocato tanto e bene, e Katic, che ha tenuto il campo egregiamente.

La partita. L’avvio, come detto, è un capolavoro biancoblù. Per oltre 10’ De Raffaele prova in tutti modi a cambiare le carte in tavola ma il Banco vola: 9-19, 14-24 alla prima siren, 14-28 all’11’. Nel secondo periodo Venezia si mette a bombardare, riesce due volte a ricucire (25-32, 35-38 grazie a un super Chappell) e per due volte viene rimandata indietro dalla Dinamo, che a metà gara è avanti di 8, 35-43.

Il controbreak e la risalita. Venezia rientra in campo determinatissima e in un minuto è mezzo è lì (42-43), con De Nicolao che piazza un gioco da tre punti per il sorpasso, 47-46 a 7’. La Dinamo è brava a stringere i denti, frenando gradualmente lo slancio della Reyer: dal 52-49 Sassari torna avanti 56-59 e alla terza sirena è ancora avanti, 62-63.

Il match diventa spigoloso, la Dinamo ha in campo Katic, Kruslin e Happ, insieme a Bendzius e Gentile e non molla la presa. Happ sale di tono, passa bene la palla e fa tanto canestro. A 5’30” da fine gara è proprio lui a firmare da sotto il +4 (71-75), poi il Banco sbaglia due volte il +6 e viene punito: bomba di Stone, bomba di Chappell ed è parita a quota 77, a 3’50”. Si fa poco canestro, Kruslin vede entrare e uscire la tripla del +3, Chappell fa ancora la differenza (81-79), e nell’ultimo minuto succede di tutto: Gentile fa 81-81, poi sbagliano Watt e Bilan e Watt viene stoppato da Bilan a 2”2. È timeout, Bilan stoppa ancora Watt ed è overtime. Venezia alza l’intensità difensiva, il Banco perde ritmo e resta a secco per quasi 3 minuti. A 2’30” il tabellone dice 86-81, Spissu sblocca la Dinamo che costringe Watt a due errori e al quinto fallo. Poi il finale da infarto, dal -4 al +1 con la beffa a 1”2 dalla sirena.

Oggi si replica, con la Dinamo che avrà rabbia e consapevolezza. Oltre a Pozzecco in panchina. Finalmente.



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