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Mister Marco Nappi: «Il mio Arzachena riuscirà a stupirvi»

di Paolo Muggianu
Mister Marco Nappi: «Il mio Arzachena riuscirà a stupirvi»

Serie D. Gli obiettivi del nuovo allenatore degli smeraldini «Sono abituato a lavorare con i giovani, punterò su di loro»

12 luglio 2021
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ARZACHENA. L’Arzachena riparte da Marco Nappi: l’ex beniamino di Atalanta, Fiorentina, Genoa e Udinese, è il profilo giusto trovato dall’esperto direttore dell’area tecnica smeraldina Antonello Zucchi per affidargli la panchina della squadra smeraldina che si appresta a disputare il suo terzo campionato consecutivo di serie D. 55 anni, esperienze in panchina con Pomigliano e Montalto e poi tante squadre giovanili, di cui nell’ultimo biennio in Cina, Nappi è entusiasta di questa nuova avventura.

Mister Nappi, qual è stato il primo impatto con l’Arzachena?

«Sicuramente positivo, conosco la società con il presidente Felugo che qui in Liguria hanno fatto molto bene sia con lo Spezia portandola dalla Serie D alla Serie A e con la Pro Recco nella pallanuoto dove stanno vincendo tutto ogni anno e poi ho conosciuto il direttore Antonello Zucchi che mi ha trasmesso tutto l’entusiasmo che hanno per questa stagione, affidando la squadra a me. Di questo devo ringraziare tutta la società dell’Arzachena per l’opportunità che mi ha concesso affidandomi la guida tecnica della squadra e non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura. Le premesse per fare bene ci sono tutti e questo lo si capisce dalle parole sia del presidente Felugo e sia del direttore Zucchi».

Quali sono gli obiettivi per questa stagione che la società le ha chiesto?

«Non ci poniamo un obiettivo prefissato, insieme al direttore ci stiamo guardando intorno per cercare i giocatori giusti che fanno al caso nostro per poter disputare la stagione con la maglia dell’Arzachena».

Qual è il modulo che predilige di più per le sue squadre?

«Sicuramente il 4-3-3, con davanti una punta centrale e due attaccanti esterni che sappiano attaccare le profondità. Da buon ex attaccante voglio vedere le mie squadre molto offensive, ma al tempo stesso, bisogna avere una difesa solida».

Per un allenatore che, escluse le esperienze di Pomigliano e Montalto, ha sempre lavorato con squadre giovanili, uno degli obiettivi principali è la valorizzazione dei giovani?

«Più che la valorizzazione, bisogna guardare nel tempo la crescita dei giovani: in serie D devi utilizzarne quattro per tutta la durata della gara e per fare ciò ne devi avere almeno dieci-dodici in lista. Io ho sempre lavorato bene con i giovani: a Livorno ho vinto il campionato Beretti, ma anche nelle altre piazze dove sono stato ho visto la crescita importante dei ragazzi che le società mi hanno messo a disposizione. Posso tranquillamente dire che se lo meritano, possono giocare più dei ragazzi previsti dal regolamento: questo però bisogna vederlo sul campo».

Quando è previsto l’inizio della preparazione?

«Il campionato inizia il 19 settembre e al direttore ho chiesto almeno cinque settimane di preparazione: senza dimenticare che ci sarà anche la Coppa Italia: per il momento ci stiamo muovendo per quanto riguarda i giocatori da riconfermare e su quali saranno i volti nuovi dell’Arzachena edizione 2021-22».

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