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«Mare, tennis e bambini ecco la mia isola felice»

«Mare, tennis e bambini ecco la mia isola felice»

Linda Ferrando, ex numero 36 del mondo, è tornata a vivere in Sardegna «All’Accademia di Mino Piu sono come a casa. E abbiamo un boom di iscrizioni»

09 gennaio 2022
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SASSARI. L’isola felice di Linda Ferrando passa per il mare di Castelsardo, dove ha scelto di vivere, e il gruppo dei “suoi” bambini ai quali insegna l’arte del tennis nei campi dell’Accademia Sassari del maestro Mino Piu. Un ritorno alle origini che, dopo quattro mesi, le ha dato solo soddisfazioni e ha trascinato il club a vivere un 2021 al raddoppio: prima con i campi, che sono diventati da due a quattro (uno dei quali coperto), poi coi numeri. «Gli iscritti alla scuola, dai 6 ai 16 anni, sono passati da 45 a 67, ai quali vanno aggiunti anche 70 adulti che frequentano il nostri circolo come corsisti o utenti» dice soddisfatto Carlo Piu, che col padre manda avanti l’attività di un sodalizio che ha ormai superato i 30 anni di attività.

Linda Ferrando, ex numero 1 d’Italia negli anni Novanta e numero 36 del ranking mondiale, in estate aveva fatto una scelta di cuore rientrando nella città dove aveva mosso i primi passi tennistici per lavorare come direttrice tecnica del club insieme a quello che era stato il suo primo maestro: «Una scelta che sono felice di aver fatto e che mi sta dando tante soddisfazioni – dice in uno dei suoi rari momenti di pausa –: il circolo è bello e ha tante potenzialità, con quattro campi si lavora bene e grazie a quello coperto l’attività della scuola prosegue spedita. la Sardegna poi la conoscevo, anzi non l’ho mai abbandonata e si vive bene». Con il suo arrivo l’Accademia ha messo il turbo non solo a livello di iscritti ma anche come attività, per esempio tornei e stage per adulti, e i progetti per la primavera non mancano. «La nostra attività principale però resta la scuola tennis e sono davvero molto soddisfatta di come stiamo lavorando con tutto lo staff dei tecnici e di come si stanno comportando i nostri piccoli allievi – spiega Linda Ferrando – Parlo di quelli che hanno appena iniziato e dopo due mesi riescono a già a fare degli scambi, agli altri che già erano “rodati” e stanno migliorando velocemente. La materia prima è buona e soprattutto ascoltano i nostri consigli, può sembrare normale ma invece non è scontato. Anche l’interazione coi genitori è molto buona, mi fermo spesso a chiacchierare con loro. Avere un campo coperto poi è fondamentale, riusciamo a organizzare bene gli allenamenti dividendoci in gruppi anche nelle brutte giornate e in tempi di pandemia è fondamentale».

I progetti immediati restano legati ai principi sui quali si fonda il club: «fare una scuola tennis per i bambin, avviarli al tennis – chiude Linda Ferrando –, organizzare tante attività per loro. In prospettiva può esserci pensare anche a un settore agonistico, cercando di amalgamare le due cose, ma ancora è presto e i nostri piccoli allievi hanno la priorità».

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