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Che grinta questa Dinamo I playoff ora sono più vicini

di Andrea Sini
Che grinta questa Dinamo I playoff ora sono più vicini

Dopo un lunghissimo stop una prova di maturità e solidità sul difficile campo di Trento Nell’ultimo quarto i biancoblù non mollano un centimetro e centrano un successo pesante 

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INVIATO A TRENTO. Vince, convince gli altri e se stessa, e manda un interessante segnale al campionato. La Dinamo torna dopo un lunghissimo stop sbancando il campo della Dolomiti Energia Trento per 66-74 nella 21ª giornata della serie A. Solida, paziente e determinata ai limiti della ferocia, la squadra di Piero Bucchi ha fatto il bis del successo conquistato contro i neri di Lele Molin a metà gennaio, riportandosi a ridossi della zona playoff. Il recupero di mercoledì in casa dell’Allianz Trieste e la sfida interna di domenica contro Tortona, entrambi concorrente dirette, possono davvero dare la svolta alla stagione dei sassaresi.

Armi non convenzionali. I cecchini hanno le mani gelide (1/16 da oltre l’arco al 23’), Logan, Robinson e Bendzius vanno a sprazzi, ma il Banco resta comunque avanti praticamente per tutti i 40 minuti grazie a un’intensità difensiva che nel finale ha strangolato le speranze di rimonta di Forray e compagni. Uomini da copertina, insieme a un Burnell rigenerato, Mekowulu e soprattutto Diop, assolutamente decisivo nel secondo tempo.

Sempre avanti. Trento recupera in extremis coach Molin, reduce dall’isolamento per covid in Islanda, e propone il nuovo acquisto Jonathan Williams. La Dinamo torna in campo dopo una vita ed è subito in partita. Il canestro sassarese resta intonso per quasi 3’30” e dall’altra parte Burnell e Mekowulu guidano il primo break, 2-10, a 5’39”. Dopo il timeout di coach Molin i neri di casa si sbloccano ma l’inerzia resta ampiamente dalla parte del Banco, che pressa alto e sfrutta bene la zona, tocca il +11 (10-21 e chiude il periodo sul 15-23. Diop è solidissimo sotto canestro, Bucchi allunga ancora le rotazioni inserendo Devecchi e Treier e l’unico problema continuano a essere le man gelide dei biancoblù da oltre l’arco (1/10 dopo 14’).

Le difficoltà. La Dolomiti continua a far fatica a livello offensivo ma riprende lentamente giri, convincendo coach Bucchi a chiedere un timeout a metà periodo sul 22-27. I rimbalzi in attacco concessi iniziano a pesare e l’Aquila entra definitivamente in partita: Johnson colpisce da oltre l’arco, Conti fa centro da sotto per il 31-31 a 2’10” dal riposo. Arrivano altri errori da fuori, ma il 33-33 di metà gara non rende giustizia al buonissimo primo tempo dei sassaresi. La Dinamo riparte da un Mekowulu mai così solido, ma intanto le triple continuano a tornare indietro mentre dall’altra parte Reynolds fa centro due volte da oltre l’arco e regala a Trento il primo vantaggio (36-35) e il primo tentativo di fuga (41-37).

L’elastico. I sassaresi non si scompongono, alzano di nuovo l’intensità e quando, dopo 12 errori consecutivi da fuori, finalmente due triple vanno a bersaglio (entrambe firmate da Kruslin), la squadra di Bucchi è di nuovo avanti di 6, 43-49 al 26’. Logan e Robinson fanno e disfano la tela: due triple del Professore mandano il Banco a +10, 45-55, poi un blackout a cavallo degli ultimi due periodo consente a Trento di risalire (50-55 al 30’) e pareggiare, 55-55 con una bomba di Forray da chilometri.

La Dinamo migliore. Il Banco ha comunque un super Diop, che lotta su ogni palla e tiene avanti la Dinamo, in attesa che finalmente anche Bendzius dica la sua, con la bomba del 57-62 a 6’ da fine gara. Flaccadori guida l’ultimo assalto trentino (59-62 palla in mano), ma il fallo antisportivo di Mekowulu non frutta neanche un punto ai padroni di casa ed è la svolta: Diop ara letteralmente il parquet, Burnell vila via per il 59-66 a poco più di 2’. A dare il colpo di grazia è ancora Diop, che prima segna il +9, poi recupera palla e manda Burnell a schiacciare il 59-70 a 62” dalla sirena. È il colpo finale, con 66-74 che dà un segnale chiaro sull’impronta che la Dinamo intende dare al finale di stagione.



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