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L’Hermaea incrocia le dita: «Non dipende più da noi»

di Fabio Fresu
L’Hermaea incrocia le dita: «Non dipende più da noi»

A2 di volley, le galluresi costrette ad attendere i recuperi per i playoff Il capitano Caforio: «Ormai possiamo solo stare a vedere cosa succederà»

08 marzo 2022
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SASSARI. A questo punto l’Hermaea Olbia può solo aspettare nel campionato di A2 femminile di pallavolo. Dopo la sconfitta in quattro set incassata domenica sul campo del Macerata, infatti, la formazione allenata da Dino Guadalupi ha concluso la stagione regolare al sesto posto, e quindi potrebbe qualificarsi per i playoff, che riguardano le prime sette della classifica finale. Purtroppo però le galluresi vantano 33 punti, quindi sono ancora raggiungibili sia da Ravenna, che le segue a quota 31, che dal Marsala, a 30, che hanno rinviato l’ultimo impegno della prima fase stagionale a causa del Covid.

Per sapere quindi se Allasia e compagne potranno accedere ai playoff, oppure dovranno rassegnarsi a prendere parte alla poule promozione, sarà necessario attendere questi recuperi, senza i quali non è possibile completare le griglie di partenza delle seconde fasi.

«C’è tanto dispiacere per come si è chiusa la gara a Macerata – dice Giorgia Caforio, capitano e libero dell’Hermaea – sapevamo di affrontare una gara impegnativa, ma sicuramente potevamo gestire alcune situazioni in maniera diversa». Adesso quindi la squadra si trova nell’antipatica situazione di dipendere dai risultati altrui. «Il che è abbastanza snervante. Ma noi ci abbiamo messo tutte le energie possibili, quindi ormai possiamo solo stare a vedere cosa succederà».

Più soddisfatte del vostro percorso fatto finora o più rammaricate per l’occasione mancata? “Sicuramente soddisfatte per quanto abbiamo fatto. All’inizio della stagione, con una squadra giovane, l’obiettivo era quello di trovare i giusti equilibri in campo e migliorare gara dopo gara, e quando ci siamo riuscite, infilando tre vittorie di seguito contro avversarie che erano più avanti di noi in classifica, è arrivata una sosta di quaranta giorni a causa del covid. Al rientro siamo state costrette a giocare spesso anche due o tre partite alla settimana, ed è stato davvero difficile, sopratutto dal punto di vista fisico, cosa che non aiuta la tecnica. Il rammarico certo c’è, perché qualche punto in più lo potevamo fare, ed a questo punto ne sarebbe bastato solamente uno in più per festeggiare i playoff». E’ da tre anni all’Hermaea, il suo bilancio? “Un percorso davvero emozionante. Ho giocato con Jenny Barazza, il primo anno ci siamo qualificate per la poule promozione ma è arrivata la pandemia, la scorsa stagione è stata faticosa, ma sono una che non molla, e la fascia di capitano quest’anno mi ha dato una grande carica. Il futuro? Prima vediamo come finiamo questo campionato, solo dopo penserò al prossimo”.

Fabio Fresu

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