Giganti del web: la Dinamo vince anche su youtube
di Antonello Palmas
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La home del sito della DinamoSeconda su tutte le piattaforme social: Milano vola ma l’agguerrito team sassarese c’è
28 aprile 2022
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SASSARI. Fenomeno Dinamo non solo sul parquet, ma anche sul web. La conferma arriva dall’analisi pubblicata da Spicchi d’arancia sulla comunicazione dei club tramite youtube: Sassari è insieme a Milano una delle sole due realtà oltre i 10mila iscritti (10.700 contro i 17mila dell’Olimpia), al terzo posto la Virtus Bologna staccatissima (5.610), poi un deserto di numeri bassi (Napoli non ha una pagina, Tortona e Fortitudo non hanno il canale brandizzato), molto lontani da quelli della Spagna.
Il canale Youtube dei biancoblù conta 4 milioni di visualizzazioni, oltre 300mila ore di programmazione e 27 milioni di impression, le reazioni della community durante i live. E anche nelle altre piattaforme il club è stabilmente secondo dietro Milano, con un netto divario sulle V nere: su facebook Milano 178mila iscritti, Sassari 117mila, la Virtus 46mila; su twitter Milano 56mila, Dinamo 28mila, Virtus 15mila. «Una cosa di cui andiamo fieri è che sono dati “naturali”, non abbiamo mai utilizzato sponsorizzazioni in denaro per dare più visibilità ai nostri social» spiegano le anime della comunicazione Dinamo Valentina Sanna e Paolo Citrini.
«Abbiamo iniziato nel 2012-13 con i primi canali – racconta Valentina – poi l’esplosione nella stagione del triplete (2014-15) con i primi 100mila iscritti su facebook. Successo confermato nel 2018-19, anno della vittoria di Fiba Eurocup e supercoppa, quando abbiamo trasformato Dinamo Tv da supporto a canale principale», progetto premiato dalla Lega e che da allora fu adottato da altri club. «Quell’anno Paolo lasciò il ruolo di allenatore per curare questa creatura che poi abbiano cresciuto tutti insieme, il fatto che lui provenga da un ruolo tecnico è un plus perché ci permette una visione che altrimenti non avremmo», dic Valentina.
La differenza è che il prodotto è completamente fatto in casa, e questo gli dà un valore diverso. «È solo uno degli elementi che ci consentono di restare stabilmente dietro una potenza come Milano e anche davanti a realtà come la Virtus che hanno grandi mezzi e tradizione – dice Valentina –. Un lavoro moltiplicato per tre: lo scorso weekend ha visto la copertura totale di 10 partite della Eurocup2 di carrozzina, ma la Dinamo è anche fresca della salvezza conquistata dalle sue Women. Una realtà di provincia che tiene testa alle big, non solo in campo: «Certo è diverso se nasci in Lombardia e puoi scegliere se tifare Olimpia, Varese, Cantù e tante altre, ma noi possiamo contare sulla fidelizzazione dei nostri tifosi: il fatto di avere dietro un’intera regione conta. La Dinamo è sempre stata una “squadra di popolo” e questo gioca a nostro favore, sappiamo di poterci contare anche nei momenti più bui». E non tutti i club possono dire altrettanto.
Ma è anche vero che questa “squadra nella squadra” ci ha saputo fare: «Non sta a noi dirlo, ma di certo hanno funzionato alcune scelte rivelatesi lungimiranti, come le telecronache per chi non ha l’abbonamento streaming, o le conferenze stampa in diretta. E in epoca covid abbiamo lavorato tantissimo per dare un servizio più ai nostri tifosi in un momento difficile». Sassari fa scuola, «ma noi cerchiamo sempre qualcosa di nuovo – dicono Valentina e Paolo – non siamo mai contenti né sazi. Come le nostre squadre».
Il canale Youtube dei biancoblù conta 4 milioni di visualizzazioni, oltre 300mila ore di programmazione e 27 milioni di impression, le reazioni della community durante i live. E anche nelle altre piattaforme il club è stabilmente secondo dietro Milano, con un netto divario sulle V nere: su facebook Milano 178mila iscritti, Sassari 117mila, la Virtus 46mila; su twitter Milano 56mila, Dinamo 28mila, Virtus 15mila. «Una cosa di cui andiamo fieri è che sono dati “naturali”, non abbiamo mai utilizzato sponsorizzazioni in denaro per dare più visibilità ai nostri social» spiegano le anime della comunicazione Dinamo Valentina Sanna e Paolo Citrini.
«Abbiamo iniziato nel 2012-13 con i primi canali – racconta Valentina – poi l’esplosione nella stagione del triplete (2014-15) con i primi 100mila iscritti su facebook. Successo confermato nel 2018-19, anno della vittoria di Fiba Eurocup e supercoppa, quando abbiamo trasformato Dinamo Tv da supporto a canale principale», progetto premiato dalla Lega e che da allora fu adottato da altri club. «Quell’anno Paolo lasciò il ruolo di allenatore per curare questa creatura che poi abbiano cresciuto tutti insieme, il fatto che lui provenga da un ruolo tecnico è un plus perché ci permette una visione che altrimenti non avremmo», dic Valentina.
La differenza è che il prodotto è completamente fatto in casa, e questo gli dà un valore diverso. «È solo uno degli elementi che ci consentono di restare stabilmente dietro una potenza come Milano e anche davanti a realtà come la Virtus che hanno grandi mezzi e tradizione – dice Valentina –. Un lavoro moltiplicato per tre: lo scorso weekend ha visto la copertura totale di 10 partite della Eurocup2 di carrozzina, ma la Dinamo è anche fresca della salvezza conquistata dalle sue Women. Una realtà di provincia che tiene testa alle big, non solo in campo: «Certo è diverso se nasci in Lombardia e puoi scegliere se tifare Olimpia, Varese, Cantù e tante altre, ma noi possiamo contare sulla fidelizzazione dei nostri tifosi: il fatto di avere dietro un’intera regione conta. La Dinamo è sempre stata una “squadra di popolo” e questo gioca a nostro favore, sappiamo di poterci contare anche nei momenti più bui». E non tutti i club possono dire altrettanto.
Ma è anche vero che questa “squadra nella squadra” ci ha saputo fare: «Non sta a noi dirlo, ma di certo hanno funzionato alcune scelte rivelatesi lungimiranti, come le telecronache per chi non ha l’abbonamento streaming, o le conferenze stampa in diretta. E in epoca covid abbiamo lavorato tantissimo per dare un servizio più ai nostri tifosi in un momento difficile». Sassari fa scuola, «ma noi cerchiamo sempre qualcosa di nuovo – dicono Valentina e Paolo – non siamo mai contenti né sazi. Come le nostre squadre».
