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Cuore sardo per Juve e Nazionale: la mamma di Miretti è di Riola

di Paolo Camedda
Fabio Miretti, al centro, con i genitori, la sorella e la fidanzata
Fabio Miretti, al centro, con i genitori, la sorella e la fidanzata

Da bambino il talento bianconero trascorreva le vacanze nell’isola

15 novembre 2022
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Riola Sardo Non solo il cagliaritano Nicolò Barella. L'Italia del futuro potrebbe avere un cuore pulsante sardo. Fino ad oggi in pochi ne erano a conoscenza, ma anche nelle vene di Fabio Miretti, il talento della Juventus che assieme al compagno di squadra Nicolò Fagioli rappresenta la grande novità della rosa della Nazionale italiana che affronterà in amichevole Albania e Austria, scorre sangue isolano. «Fabio Miretti ha origini riolesi da parte di madre – rivela Domenico Ari, ex sindaco di Riola Sardo –. Il nonno paterno di Fabio, riolese da generazioni, si chiamava Peppino Scanu, ma in paese era noto come “Padella”. Nato a Riola nel 1943, negli anni Sessanta è emigrato poi in Piemonte per motivi di lavoro e si è stabilito a Cuneo, dove ha messo su famiglia».

Dopo essersi trasferito nella penisola, Peppino ha continuato a frequentare il suo paese d'origine. «Gli Scanu avevano a Riola una casa di proprietà, eredità di famiglia – racconta Aru –. Così ci venivano tutte le estati per trascorrere in paese e nel Sinis le vacanze. Naturalmente assieme a Peppino venivano anche i figli e i nipoti, fra cui il piccolo Fabio, figlio di Silvia Scanu, mia coetanea nata nel 1977, e di Livio Miretti. Poi, quando Peppino è andato in pensione, passava in paese diversi mesi. Dopo la sua morte, qualche anno fa, la casa è stata venduta, ma i genitori di Fabio sono stati a Riola anche di recente e ogni tanto tornano qui dai parenti».

Nessuno, a parte questi ultimi, ne era a conoscenza. «Io l'ho saputo da uno degli zii di Fabio, che è un mio vicino di casa – spiega l'ex sindaco –. I parenti non sono sportivi e quindi non danno eccessivo risalto alla sua carriera. Ma un giorno parlando del più e del meno mi ha detto: «Mio nipote gioca a pallone, con la Juve». Al che, sorpreso, io gli ho fatto: “Con la Juve?”. E lui: "Sì, sì, è il numero 20". Allora sono andato a cercare la sua foto su Internet: ha una somiglianza incredibile con Peppino, sembrano due gocce d'acqua».

Ora c'è grande curiosità per capire se il giovane Miretti, uno dei "tuttocampisti" più interessanti del calcio italiano, classe 2003, dopo aver fatto la trafila nelle Nazionali minori e aver avuto la soddisfazione quest'anno di esordire in Serie A e in Champions League con la Juventus, potrà debuttare anche con la Nazionale maggiore.

Lui per ora non ci pensa troppo: «Non mi aspettavo la convocazione – ha rivelato in una diretta social dal ritiro azzurro –, ma quando ho letto il mio nome ho ricevuto tanti messaggi, è stata una grande emozione». La stessa che probabilmente, domani sera, proveranno in tanti, davanti alla tv, nel piccolo centro dell'Oristanese. «A Riola attualmente vivono i tre fratelli del nonno Peppino: Lino, Candido e Renzo, tutti gli zii e i cugini di Fabio – svela l'ex sindaco –. Sarebbe bello se il Comune potesse dare a Miretti la cittadinanza onoraria».
 

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