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Ranieri: «A Venezia il Cagliari deve pensare solo a vincere»

di Stefano Ambu
Ranieri: «A Venezia il Cagliari deve pensare solo a vincere»

Serie B, il mister sulla sfida di sabato. «Pavoletti? Lo porto in panchina»

24 febbraio 2023
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Cagliari La lista di chi sta fuori, tra infortuni e squalifica (Lapadula dopo il rosso ha offerto la cena alla squadra), è ancora lunga. Ma Ranieri, per la trasferta di Venezia, non vuole sentire parlare di alibi. «Non mi fascio la testa per gli infortuni, non accetto scusanti – ha detto nella conferenza stampa dell’antivigilia–. Il Cagliari deve pensare a vincere non agli assenti, poi se vincono gli avversari perché sono stati più bravi ci complimenteremo». Ma, a sorpresa, il mister ha tirato fuori il bomber dal cilindro. «A Venezia con noi ci sarà Pavoletti, non ha i novanta minuti ma viene in panchina. Vedo che piano piano anche gli altri infortunati stanno recuperando».

E, a proposito degli ultimi cartellini rossi (tre nelle ultime tre gare) il mister ha indicato lo stile zen come soluzione: «Serve più autocontrollo soprattutto per evitare inutili ammonizioni». Ranieri avverte i suoi ragazzi: «La partita con il Venezia è più difficile rispetto a quella con il Bari: sabato avremo di fronte una squadra che attacca e gioca bene. E che, proprio perché è partita male, sa cos’è la sofferenza- un po’ come noi- e ha più slancio».

Il tecnico non anticipa eventuali cambi tattici: «Non ci sono schemi fiss, idipende dalle situazioni: quello che va bene in un caso, puó non andare bene in un altro». Un po’ di emozione nel ripercorrere la storia dei primi due mesi a Cagliari: «C’erano delle altre situazioni – ha detto quasi commosso – ma evidentemente il destino mi riservava questo presente, il mio Cagliari: che cosa chiedere di più?».

Niente scuse nemmeno per i brutti ricordi legati alla retrocessione a Venezia: «Nessun problema, l’unico fantasma era quello, come per il Venezia, di calarsi nella realtà della B. Ma questo ha riguardato il girone di andata, ora guardiamo al presente e alle cose reali».

Per l’attacco Prelec favorito. Ma c’è anche Luvumbo: «È così giovane– ha detto riferito all’angolano – ha tutto per esplodere. Deve imparare che non per forza bisogna diribblare tutti e che non si deve cadere al primo colpo, dieci anni fa fischiavano tutto, ora si lascia correre. E deve migliorare nel tiro in porta».

Makoumbou? «Era disperato, gli ho detto che gli errori ci possono stare e che l’importante è voltare subito pagina».
 

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