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Cagliari, la strada per la A è in salita ma Ranieri ci crede ancora

di Enrico Gaviano
<usng-titolo>Cagliari, la strada per la A è in salita ma Ranieri ci crede ancora</usng-titolo>

L’allenatore rossoblù tiene alte  le aspettative e il morale dei suoi: "Promozione diretta? Ci credo sino a quando la matematica non dirà il contrario"

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Cagliari Si fa più in salita la corsa del Cagliari verso la possibile promozione diretta. Il pareggio contro il Genoa ha infatti rallentato la squadra di Ranieri che ora per raggiungere i primi due posti deve mettersi davvero a marciare a ritmi straordinari nelle restanti 11 giornate di campionato.

La classifica. Per agganciare il secondo posto occupato dal Genoa, che promuove direttamente alla serie A, il Cagliari dovrebbe non solo recuperare nove punti al Grifone, ma saltare anche a piè pari anche Bari, Sud Tirol, Reggina e Pisa che precedono i rossoblù in classifica. La media si è sollevata notevolmente con l’arrivo di Ranieri, ma sembra essere appena sufficiente per raggiungere la griglia dei play off, magari in una buona posizione.

Le quote scommesse. Nel dopo partita Ranieri però ha caricato ancora la squadra. «Rinuncerò alla promozione diretta solo quando me lo dirà la matematica». Forse la promozione diretta no ma intanto le grandi agenzie di scommesse guardano con un occhio di riguardo a una promozione attraverso i playoff del Cagliari. Se il Frosinone è dato a 1,05, il Grifone è quotato a 1,25 e il Bari a 2,75. Subito dopo però il Cagliari sopravanza nettamente, nelle possibilità di promozione, le tre squadre che la precedono nella classifica attuale. Infatti la squadra di Ranieri è a 3,50, mentre Sud Tirol, Reggina e Pisa sono a 4,50.

Cosa va male. Anche la partita contro il Genoa ha messo in evidenza il problema più grosso del Cagliari: l’attacco che segna poco. Chiaramente gli infortuni hanno fatto la loro parte ma se, come è capitato ultimamente, Gianluca Lapadula manca, come a Venezia, o non è in giornata, come contro i rossoblù liguri, ecco che il rubinetto delle reti si secca in automatico. Un grosso handicap, che Ranieri conta di superare ritrovando intanto la forma migliore di Pavoletti, da affiancare al suo cecchino migliore (Lapadula al momento è a quota 10 reti).

Chiaramente le difficoltà non nascono solo per la mancanza di alternative lì davanti, ma anche per il fatto che spesso la costruzione del gioco appare farraginosa. Infatti si sente la mancanza di un uomo che detti i ritmi e distribuisca il gioco. Ci prova MarcoMancosu, mentre Antoine Makoumbou è più un mediano che un vero uomo dai passaggi illuminanti.

Le invenzioni di Ranieri. Il tecnico romano sta provando in tutti i modi a far cambiare marcia alla sua squadra. Intanto c’è un gran lavoro nella testa, nella mentalità della squadra, finalmente più conscia del proprio valore e dei propri mezzi. Anche contro il Genoa la squadra ha cercato la vittoria, anche se con improvvise fiammate più che con una pressione regolare. I cambi in corsa dell’assetto di squadra hanno messo in difficoltà i liguri, e rappresenteranno a lungo andare un marchio di fabbrica di Ranieri capace di imprimere la svolta al campionato rossoblù.

Cosa va bene. Certamente il rendimento difensivo è cambiato, e parecchio. Nelle ultime 8 partite la squadra ha subito 4 gol, di cui due su calcio di rigore. L’assetto difensivo è sistemato certamente, un motivo in più per poter puntare con buone speranze a entrare nei playoff.

I recuperi. Ritornano Nandez e Pavoletti, a breve Di Pardo e Deiola. Più frecce all’arco di Ranieri per il finale.



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