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Raspino protagonista e felice: «Questa Dinamo è squadra vera»

di Antonello Palmas
Raspino protagonista e felice: «Questa Dinamo è squadra vera»

Il ko inflitto a Varese conferma che il fenomeno biancoblù non è passeggero

20 marzo 2023
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Sassari Smaltita la sbornia per la incredibile vittoria su Varese la Dinamo fa il conto del bottino, ed è tanta roba: ora è suo il 4° posto (solitario) in classifica, strappato con maniere spicce dalle mani dei biancorossi, insieme alla differenza canestri che è stata ampiamente ribaltata, per cui di fatto il vantaggio sul team di Brase è di +4. E poi sesta vittoria di fila, addirittura ottava nelle ultime nove gare, 97 punti di media nelle ultime 6, mentre il miglior attacco del campionato è stato letteralmente “grippato” dalla difesa tutta grinta e organizzazione militare allestita dal generale Bucchi e messa in campo dalla sua truppa, tanto che sono stati solo 46 i punti concessi nei primi 30’. Il tutto senza due quinti dei titolari, perché Robinson e Jones, infortunati, hanno dovuto seguire gli eventi dal parterre e la faccia era quella di chi mai avrebbe voluto restare fuori da questa giornata speciale.

Tanti i protagonisti, tutti hanno dato tutto e anche di più, perché questo Banco di Sardegna ha, sì, giocatori validissimi, ma la sua forza deriva dal fatto di essere un gruppo vero, come nemmeno i suoi componenti forse pensavano di essere. Un gruppo già ammirato nella fantastica primavera 2022 e che è riemerso dopo la soluzione dei più gravi problemi di infermeria, l’inserimento definitivo dei nuovi e la decisione (considerata da molti folle, ma ora molto meno...) di divorziare dal corpo estraneo Onuaku per un centro come Stephens adattissimo a una squadra degna di questo nome. Tra le note da rimarcare riguardo alla strepitosa impresa con Varese, la vittoria nella lotta ai rimbalzi contro una delle migliori in questa voce (solo 11 concessi in attacco) e le poche palle perse, due obiettivi primari della vigilia che sono stati centrati.

Se proprio dobbiamo scegliere un protagonista, Tommaso Raspino è la persona giusta. Arrivato a stagione già iniziata per dare una mano solo nel periodo in cui Treier era fuori per infortunio, ha conquistato tutti con qualità, umiltà e capacità di fare gruppo. Un Gigante perfetto. Per la seconda volta di fila era in quintetto: «Stiamo dimostrando di essere una vera squadra – dice –. Nonostante le assenze siamo rimasti compatti, ma questo è accaduto durante tutto il campionato. Siamo rimasti tanti mesi senza giocatori importanti, ma la squadra ha risposto bene e questo è un segnale importante». Sabato ha letteralmente cancellato il temuto play Ross levando i rifornimenti ai varesini: «Il coach mi ha chiesto di fare questo tipo di difesa, mi sta bene perché mi diverte e mi piace anche dimostrare che la fiducia che si ha in me è ben riposta. A volte ho messo troppa pressione sulla palla e ho commesso qualche errore, ma con la mia stazza ho fatto quello che potevo. Con i compagni ne abbiamo parlato prima della gara, ho chiesto di darmi una mano per tenerlo sulla fascia».

«Ognuno deve essere consapevole del ruolo che si ha all’interno della squadra, per il resto – dice – servono pazienza, amor proprio e un po’ di umiltà, cosa per me facile essendo arrivato in corsa. Sto vivendo una gran bel momento, grazie». E con lui lo sta vivendo tutta la Sassari a spicchi.
 

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