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Presentata la Giornata Nazionale del Sì organizzata dall’AIDO

Presentata la Giornata Nazionale del Sì organizzata dall’AIDO

Da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre 2023 iniziative di sensibilizzazione alla donazione degli organi. Sabato 30 amichevole benefica tra Vecchie Glorie del Cagliari Calcio e Giornalisti Sportivi Sardi - USSI

29 settembre 2023
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Cagliari “Donare un organo significa regalare una vita”. Questo il messaggio principale lanciato dalla Sardegna dove, da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre 2023, con una serie di iniziative, verrà celebrato il 50° anniversario di AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi) nella Giornata Nazionale del Sì.

È stata la Presidente Nazionale AIDO, Flavia Petrin, ad illustrare il programma degli appuntamenti questa mattina in una conferenza stampa ospitata nella Unipol Domus di Cagliari, alla quale hanno preso parte anche i vertici dell’AIDO, il Consigliere Nazionale dell’USSI - Unione Stampa Sportiva Italiana, Mario Frongia e l’ex capitano del Cagliari dello scudetto, Beppe Tomasini.

“L’obiettivo è incontrare i cittadini e dare loro tutte le informazioni necessarie in modo che possano esprimere il loro “Sì” alla donazione. Ognuno di noi deve scegliere in vita quello che può essere la donazione quando ancora avrà la possibilità di farlo. E anche per noi dell’Associazione sarà l’occasione di rinnovare il nostro “Sì” perché vogliamo condividere con tutto il territorio le nostre scelte. Non eravamo ancora stati in Sardegna e da qui riparte la nostra missione perché ci sono migliaia di persone in attesa di una donazione”.

Circa il 30% delle persone si oppongono alla donazione e questo porta a circa 1.200 possibili trapianti in meno. Ecco perché è importante lanciare messaggi precisi e fare informazione. In questo quadro, preziosi saranno non solo i momenti di condivisione, ma anche la partecipazione dei giornalisti che, rappresentati da Mario Frongia, avranno non sono la possibilità di sensibilizzare l’opinione pubblica ma anche di cimentarsi nella partita in programma sabato pomeriggio a Elmas contro le Vecchio Glorie del Cagliari Calcio. In una sfida che servirà a creare attenzione verso il fenomeno delle donazioni degli organi e dei tessuti, battaglia per la quale l’AIDO resta in prima linea.

“L’USSI - il commento di Mario Frongia - è pronto a dare il suo “Sì” convinto e a stare accanto a questa manifestazione. Bisogna fare un lavoro lento per avvicinare tutti a questo tipo di azioni positive, tenendo le braccia larghe per accogliere tutti quanti. La Presidente AIDO ha detto che nell’ultimo anno c’è stata una crescita del 17% delle donazioni e questa percentuale va scolpita sul granito: intanto partiamo da qui”.

Alla conferenza stampa ha preso parte anche il Presidente regionale AIDO, Roberto Simbula oltre ai rappresentanti dell’Associazione. Ai quali si sono uniti Sandro Camba e Beppe Tomasini per le Vecchie Glorie del Cagliari Calcio. L’ex capitano del Cagliari dello scudetto ha raccontato la sua esperienza da trapiantato.

“Io - ha spiegato Tomasini - ho subito un trapianto di fegato e sarò sempre grato a chi mi ha permesso di continuare a vivere. Ho sempre lottato a testa alta perché non avevo alcuna intenzione di mollare. Credo che tutti dovrebbero percepire il messaggio che più organi ci sono da parte di chi li dona e più vite verranno salvate”.  

Un convegno al Brotzu, un incontro con gli studenti dell’Alberghiero nel Sarrabus, un evento musicale, tra i vari appuntamenti. Con la partita (ingresso libero e gratuito), in programma sabato 30 settembre alle 17, tra le Vecchie Glorie del Cagliari e la Rappresentativa dei Giornalisti Sardi - USSI “Gigi Grivel” presso il Campo Sportivo Comunale “E. Sanna” di Elmas.

Tutti uniti per condividere il messaggio positivo della donazione, come strumenti che salva delle vite. “Bisogna sottolineare - ha concluso la Presidente Petrin - che anche le parole hanno una grande importanza. Per esempio bisogna precisare che si deve parlare di prelievo e non di espianto. Così come di un donatore che ormai è privo di vita quando vengono prelevati gli organi e non in coma, come erroneamente si sente dire”.

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