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Luis Oliveira: «Belotti ko è un duro colpo ma il Cagliari saprà reagire»

di Stefano Ambu
Luis Oliveira: «Belotti ko è un duro colpo ma il Cagliari saprà reagire»

L’ex rossoblù incoraggia la squadra: «Hanno tante opzioni»

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Cagliari Si può volare anche senza punte centrali. Lo sa bene Il “Falco”. L’anno della qualificazione in Uefa il Cagliari davanti giocava con Oliveira e Francescoli. Campioni ok, ma non proprio gente da mischia in area. Grande tecnica, ma partivano da lontano.

Puó essere un suggerimento per Pisacane e per il suo Cagliari ora senza Belotti.

«La squadra - dice Lulù - ha perso un importante punto di riferimento, un giocatore con tanta voglia di ritornare grande come ha dimostrato con il Lecce. Dispiace tantissimo perché è venuto a Cagliari proprio per dimostrare che il Gallo c’era ancora».

E ora? «C’è sempre Pavoletti - aggiunge - e ci sono tanti altri attaccanti: ora il mister deve trovare o qualcuno che faceva il lavoro di Belotti, o trovare un modulo di gioco diverso, magari provando a schierarsi con una finta punta».

Ci sono anche Kilicsoy e Borrelli: «Dipende da come stanno - precisa Oliveira - questi due attaccanti. Dipende dall’allenatore. Kilicsoy? Il fatto che sia giovane non è, se il giocatore vale, un buon motivo per non farlo giocare. Sicuramente c'è la possibilità di farlo crescere nel modo giusto. Non è facile sostituire Belotti, ma c'è la possibilità di trovare altre soluzioni. Lui era giá diventato un punto di riferimento importante. Anche per la sua capacità di tenere la palla e fare salire la squadra».

Sette punti in cinque partite, per Oliveira, al di lá del bottino raccolto, un ottimo Cagliari. «L’ho visto molto bene - ha continuato Oliveira - sabato ha perso, ma con una grande squadra come l'Inter. In questo avvio di campionato ho visto il carattere, la voglia. Credo che questi ragazzi stiano seguendo benissimo l'allenatore. E questa è la cosa fondamentale. Molti pensavano che il problema potesse essere la mancanza di esperienza in serie A. Ma queste giornate stanno dimostrando che l’allenatore sta trasmettendo alla squadra le giuste motivazioni e le direttive azzeccate. Credo che anche i tifosi siano contenti dell'atteggiamento dei Cagliari in questo campionato. Mi dispiace tantissimo per  come hanno preso il gol contro il Napoli. All’ultimo secondo. Quello è stato un fastidio tremendo. Ma ho visto la partita contro il Lecce. E il Cagliari ha dimostrato di essere una grande squadra che non ha paura di giocare con nessuno. Questo deve essere sempre il Cagliari».

Ora l’Udinese. Per la prima volta il Cagliari non gioca né con una big né uno scontro diretto. «Credo che il Cagliari stia andando ad affrontare una squadra che in questo momento ha una grande ferita. L'Udinese è una squadra che fa paura a tutti, ma sta attraversando un periodo negativo. Credo che il Cagliari debba andare a giocare come ha sempre fatto in queste ultime partite. Senza paura. Giocare per vincere. Perché l'obiettivo è quello. Non mi piace quando si dice che si deve inseguire la salvezza. Che cosa vuol dire? Che ne vinci una e ne perdi due? Non deve essere questa la mentalità. Proviamo a giocare per vincere, sempre, in qualsiasi campo». A cominciare dal “Friuli” in una sfida che non sarà una passeggiata.

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