La Nuova Sardegna

Valerio Scanu: «Dopo i talent restare in sella diventa molto difficile»

Alessandro Pirina
Valerio Scanu: «Dopo i talent restare in sella diventa molto difficile»

La sua prima volta era un bambino, ma già allora la sua voce incantò Mike Bongiorno. La seconda volta si è imposto ad “Amici” di Maria De Filippi

27 maggio 2017
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La sua prima volta in un talent era un bambino, ma già allora la sua voce incantò Mike Bongiorno e il pubblico di “Bravo bravissimo”. La seconda volta si è imposto ad “Amici” di Maria De Filippi, secondo dietro Alessandra Amoroso. A seguire è arrivata la vittoria a Sanremo. Da allora è stato un crescendo di impegni tv e musicali. Non tutto è filato liscio nella carriera di Valerio Scanu, ci sono stati momenti in cui il cantante maddalenino ha rischiato di trasformarsi in una meteora, ma ogni volta è stato capace di reagire e reinventarsi.

Valerio, cosa è stato per lei “Amici”?

«Mi ha dato la possibilità di arrivare al grande pubblico. È stata una grande scuola sotto ogni punto di vista, un’esperienza unica che porterò sempre nel cuore e dove ho potuto confrontarmi con grandi professionisti. Ho studiato canto, ballo, recitazione, sono cresciuto e maturato sia artisticamente che umanamente, prima, noi ragazzi, eravamo al centro del programma, oggi, non è più così».

Molti ragazzi dopo la fine del talent a cui hanno partecipato sono spariti. Lei è uno dei pochi che ce l’ha fatta.

«Eh sì, dopo 8 anni sono ancora qui nel pieno della mia attività di cantautore, musicista e produttore con la mia etichetta discografica Natyloveyou. Il talent mi ha dato la possibilità di arrivare al grande pubblico dopo anni di pianobar, canzoni sotto l’albero e bravo bravissimo, ma per non essere schiacciato dal talent stesso mi sono dovuto rimboccare le maniche e lottare contro un sistema che l’anno dopo mi voleva già finito».

In più di un’occasione ha criticato “Amici” e Maria De Filippi: oggi consiglierebbe a un giovane di fare i provini per il talent?

«Sicuramente, per me è stata una grande occasione, ripeto, ma oggi mi sento di dire che non è l’unica strada da percorrere, perché non è tanto importante arrivare al talent ma è restare in piedi dopo il talent, che è davvero difficile».

Sui palcoscenici dei talent si sono avvicendati molti aspiranti artisti sardi. C’è qualcuno che avrebbe meritato il successo che invece non è arrivato?

«Simonetta Spiri, edizione “Amici” 2007, ha un grande talento, una bellissima voce e scrive da paura. È appena uscito il suo nuovo singolo, "Il Tempo di reagire", pubblicato proprio dalla mia etichetta».

Dopo “Amici” ha vinto Sanremo. E dopo qualche anno Tale e quale show: il suo futuro è nella musica o in tv?

«Solo in Italia facciamo queste distinzioni, in America i più grandi attori, cantano, presentano, ballano. Io voglio essere libero di esprimermi a 360 gradi e sperimentare tutto ciò che mi arricchisce, mi incuriosisce e mi diverte».

Progetti futuri?

«Finito “Ballando con le stelle”, ho subito iniziato le prove per il mio tour che riparte il 13 giugno a Bisaccia, in provincia di Avellino, e terminerà il 16 dicembre con il concerto di Natale a Roma. Contestualmente sto scrivendo un libro e giuro di dire la verità dalla A alla Zia Mary, che sarà pubblicato in autunno da Mondadori e, per non farmi mancare nulla, sto lavorando con il maestro Vessicchio e Kikko Palmosi al mio prossimo album di inediti. Come vede nel pieno della mia attività».

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