La Nuova Sardegna

Chiusura con i premi per la pittura sulla pelle

di Stefano Ambu

Successo e 12mila presenze per la convention di Quartu. Tanti riconoscimenti per i maestri sardi della body art

29 agosto 2017
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QUARTU. Per alcuni è stata la prima volta. Ma per la maggior parte è stata la seconda, la terza o la ventesima. Perché chi inizia di solito non si ferma, alla ricerca del lavoro perfetto per essere in pace (artistica) con se stessi. E per piacere agli altri. Sempre più tatuaggi. E inevitabile pienone alla festa sarda che celebra il disegno indelebile sulla pelle. In tre giorni alla Tattoo convention sono passate – e si sono fermate a lungo – dodicimila persone.

Un bel successo se si considera che l’ingresso era a pagamento. Centinaia le opere realizzate all’Hotel Setar di Quartu durante la tre giorni cominciata venerdì sera e conclusa domenica. Un programma che consentiva in pratica di trascorrere in mezzo agli stand mezza giornata: apertura alle 16, forse l’orario più indicato per adocchiare e scegliere con calma il tatuatore preferito. Poi qualche “vasca” tra i corridoi, sempre più affollati con il trascorrere delle ore. A osservare i lavori live su clienti seduti sullo sgabello o stesi sui lettini magari per un bel disegno su schiena o retro-coscia. Una fase di studio con tanto di naso immerso tra le pagine di presentazione delle opere proposte dai centoventi artisti che hanno risposto sì alla decima edizione della manifestazione. E poi la fatidica decisione: «sì, vorrei questo tatuaggio».

In alcuni casi però i clienti si sono dovuti accontentare di un appuntamento in agenda per le prossime settimane: molti tatuatori erano stati prenotati anche da sei sette mesi. Non solo tatuaggi, ma anche body art, mostre. E tanta musica sino a tarda notte. Il clou sabato con tre idoli delle nuove generazioni, Gemitaiz, MadMan e Priestess. Una giornata nel mondo Tattoo con la possibilità di fare piccole pause con snack, birre o gelati. C’è stata anche la gara, la Tattoo contest. Nel corso dell’ultima serata sono stati consegnati ventuno premi per i migliori tatuaggi realizzati nel corso della Convention e fuori Convention. Per l’occasione, come ogni anno, è stata scelta una giuria composta da famosi tatuatori: Noa Yannì, Gabri Pais, Andrea Pallocchini e Matteo Pasqualin e da Christian Grillo di “Tattoo Life Magazine”. I vincitori sono stati selezionati tra le categorie: traditional, japan, tribale, realistico e figurativo. Per il secondo anno consecutivo è stato consegnato un premio speciale “Best of show” per il tatuaggio più bello realizzato: ha vinto Valerio Cau dello studio Body Art Family di Iglesias. Gli altri campioni. Fuori convention hanno trionfato Simone Asunis (studio Body Art Family , Iglesias), Frank Fanti (Golden Hand Dojo Tattoo, Cagliari), Danilo Sechi (Sassari), Michele Carboni (studio Devil Dog Tattoo , Serramanna), Michele Curreli (studio Electric Storm Tattooing, Cagliari). Per le opere realizzate durante la tre giorni vittoria per Simone Asunis (studio Body Art Family, Iglesias), Fabio Gargiulo (studio South Ink Tattoo Shop, Napoli), Piero Ballone (studio Pieroba, Alghero, Sassari), Valerio Cau ( studio Body Art Family, Iglesias ), Michele Curreli (studio Electric Storm Tattooing, - Cagliari). Per il decennale la locandina è stata disegnata dall’artista Gabri Pais, ma si pensa ormai alla prossima edizione: Fabio Gargiulo, dello studio South Ink Tattoo Shop di Napoli, (Radja Nainggolan è un suo fan) è già al lavoro per la realizzazione della locandina del prossimo anno.

Con la testa già alla Tattoo convention del 2018. A caccia di nuovi tatuaggi. E di nuovi record.



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