La Nuova Sardegna

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Andrea Zorzi racconta la “generazione di fenomeni” del volley

di Fabio Fresu
Andrea Zorzi racconta la “generazione di fenomeni” del volley

SASSARI. Dal campo di gioco al teatro, per raccontare in un modo tutto nuovo l’epopea sportiva della “generazione dei fenomeni” del volley, la nazionale italiana capace di vincere tutto, o quasi, fra...

17 marzo 2018
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SASSARI. Dal campo di gioco al teatro, per raccontare in un modo tutto nuovo l’epopea sportiva della “generazione dei fenomeni” del volley, la nazionale italiana capace di vincere tutto, o quasi, fra il 1989 ed il 2000. Tutto questo è “La leggenda del pallavolista volante”, lo spettacolo scritto e diretto da Nicola Zavagli ed interpretato da Andrea Zorzi, icona del volley italiano, che di quel periodo è stato uno dei principali protagonisti, assieme a Beatrice Visibelli, che arriva a Sassari, stasera alle 20,30 al Palazzo di Città, per una data unica.

Un esperimento nato nel 2012 che ha già superato le centocinquanta repliche in tutta Italia, con riscontri sempre maggiori. Nell’arco di settanta minuti lo sport incontra il teatro e si fa metafora della vita. Andrea Zorzi detto “Zorro” racconta la sua grande avventura, e attorno a lui la verve a dell’attrice Beatrice Visibelli disegna un paesaggio narrativo carico di ironica allegria, dando vita alla moltitudine di personaggi che hanno accompagnato la vita e la carriera di questo autentico mito dello sport italiano. Un pallone sgualcito diventa il volante che il padre impugnava durante i molti chilometri percorsi nella sua vita d’autista. Le panche dello spogliatoio, dove ci si confrontava, si discuteva e si finiva spesso per litigare, si tramutano nel letto dove un adolescente febbricitante cresceva troppo e sognava di trovare una ragazza. Lo spazio del palco si trasforma in un campo per rivivere le azioni mozzafiato scolpite nella memoria di tutti, le vittorie leggendarie e le sconfitte ancora brucianti. Ed ecco dipanarsi un affresco teatrale dove la vicenda personale s’intreccia alla storia e al costume, dove la luminosa carriera di uno sportivo viaggia attraverso la cronaca e la storia di un Paese.

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