“Sandahlia”, la rivolta sarda contro i romani
Presentato a Sassari il progetto dell'ideatore Stefano Piroddi, una ricostruzione storica che ora cerca finanziatori
SASSARI. Un lungometraggio, anzi una trilogia, per un racconto epico sulla storia antica della Sardegna. Un passato poco conosciuto dai sardi stessi, quello delle gesta di Amsicora, che nel III secolo avanti Cristo guida la rivolta antiromana. “Sandahlia – La saga” è un progetto ambizioso che parte da un promo, utile per catturare l’interesse e andare alla ricerca di investitori. Un video di una decina di minuti presentato nei giorni scorsi a Sassari al Cityplex Moderno dal suo ideatore: il cagliaritano Stefano Piroddi, fondatore della casa editrice e di produzione La Città degli Dei.
«Non si tratta di un fantasy – chiarisce Piroddi – ma di un progetto storico-epico, basata su dati acquisiti. Lo stesso Tito Livio, principale storico dell’eta augustea, scrisse che la Sardegna non era stata domata. Gran parte della nostra isola non cadde mai nelle mani di cartaginesi e romani, ed è su questa capacità di resistenza all’invasore che nasce la nostra saga epica. Partiamo dalla convinzione che Amsicora sia un sardo autoctono, erede dell’età nuragica, e non di origine punica». Protagonisti, insieme al condottiero, sono guerrieri, sciamani, sacerdotesse. «Personaggi che rappresentano i nostri antenati, determinati a difendere la loro terra e le loro tradizioni», aggiunge Piroddi che ha curato la sceneggiatura del promo, diretto dal giovane sassarese Gianpaolo Stangoni.
Hanno lavorato alla realizzazione del video, girato nella Giara di Tuili, anche Riccardo Melosu, direttore della fotografia, Daniele Diana, aiuto regia, Manuela Pala, direttrice di produzione, Pier Piras, musiche originali, e Alessandro Fele che ha curato gli effetti digitali con i quali sono stati ricreati i Giganti di Mont'e Prama. «Secondo la visione accademica – spiega Piroddi – all’epoca di Amsicora erano già sepolti, quindi la coesistenza storica sarebbe forzata. Ma al di là di questo punto sul quale si potrebbe discutere, il nostro non è comunque un documentario. Siamo all’interno di una fiction narrativa».
A interpretare l’eroe è l’attore algherese Maurizio Pulina. «Un personaggio – aggiunge ancora Piroddi – che mi ha toccato profondamente. L’immagine che abbiamo di lui è quella dell’uomo della rivolta antiromana del 215 avanti Cristo, del condottiero che è stato capace di unire i sardi di varie provenienze in una coalizione unica. Ma l’uomo? Ci interessa raccontare soprattutto quello. È stato bello entrare nella profondità dell’essere umano, con le sue ossessioni, le sue ambizioni, il suo grande sogno. Un personaggio che si spende così tanto in un’epoca turbolenta, in un momento storico difficile, deve avere qualcosa dentro di sé che lo spinge a mettersi in discussione in maniera completa. Non stai affrontando un clan rivale, ma i romani. La superpotenza di quel tempo».
A completare il cast Barbara Gioli, Antonio Luvinetti, Soraya Secci, Sabrina Sanna, Daniele Monachella, Jacopo Falugiani. Sullo schermo per pochi momenti, i minuti necessari alla realizzazione del promo per mostrare il potenziale di una storia che nel primo film, secondo le intenzioni di Stefano Piroddi, vuole raccontare la formazione di Amsicora, nel secondo l’organizzazione della coalizione sarda e la rivolta antiromana del 215 a.C., e nel terzo l’eredità lasciata da questo personaggio.