La Nuova Sardegna

 

A Chiaramonti la pianta “stressata” che aiuta la pelle

Letizia Villa
A Chiaramonti la pianta “stressata” che aiuta la pelle

L’antica tradizione dell’etnobotanica, diffusa anche in altre parti della Sardegna, ha incontrato la sperimentazione scientifica e la ricerca

24 novembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





A pochi chilometri da Chiaramonti, in località S’Ena, l’antica tradizione dell’etnobotanica, diffusa anche in altre parti della Sardegna, ha incontrato la sperimentazione scientifica e la ricerca. L’imprenditore Costantino Sale (nella foto con la figlia Francesca) ha messo a punto la procedura di estrazione dei principi attivi di cui è ricca una determinata pianta, che cresce nel terreno della sua azienda agricola, e ha brevettato il metodo che garantisce l’efficacia del prodotto. È così che una ricetta popolare, tramandata da un avo, usata per anni come metodo casalingo per curare ustioni e piaghe della pelle, ha trovato un riscontro anche nel mondo scientifico e il suo principio attivo è stato brevettato con il nome di “Elderal natural 100%” da Costantino Sale che ne detiene l’uso esclusivo, così come il segreto metodologico.

La figlia Francesca, invece, è la presidente della “Pellhermosa” (“Pelle bella” in spagnolo ma anche in sardo), la linea di prodotti per il benessere arricchiti con questo esclusivo complesso attivo. Francesca Sale è anche presidente dell’azienda agricola a conduzione familiare, gestita assieme alla sorella Federica e alla madre, dove nasce la materia prima. Un esempio di imprenditoria femminile. La professoressa Marianna Usai, docente di botanica farmaceutica nel corso di laurea in Farmacia, e il professor Mauro Marchetti, responsabile dell’istituto di Chimica biomolecolare del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) di Sassari, hanno seguito l’iter.

«Sta per iniziare il secondo ciclo di sperimentazione clinica – ha spiegato Marchetti –. Da sempre in Sardegna si è fatto uso di piante officinali in etnobotanica. La differenza è che noi abbiamo fatto estrazioni e chiarito la composizione dell’estratto, che cosa c’è dentro molecolarmente. Nel 2006 la ricerca ha avuto una svolta importante: a Mosca è stata eseguita la sperimentazione preclinica ed è stato appurato che l’effetto dell’estratto funzionava nelle ustioni».

«Poi si è deciso di capire perché, si è fatto uno studio molecolare e si sono fatte molte estrazioni – aggiunge la professoressa Usai –. I principi attivi si ritrovano solo nella metodica messa a punto dal signor Sale e solo con queste determinate piante, ricche di principi attivi perché sottostress: si sono infatti dovute adattare a terreni poco fertili. Si è capito che contenevano antinfiammatori e antibiotici naturali».

Lo step successivo è stato la sperimentazione clinica su persone volontarie e il coinvolgimento dello studioso Corrado Maria Durante, attualmente direttore del centro ospedaliero militare di Milano. «Il professor Durante ha portato a termine un primo ciclo di sperimentazione. Finita quest’ultima si penserà se affrontare il percorso di autorizzazione del farmaco, che però ha costi altissimi, oppure procedere per quella di dispositivo medico, ossia prodotto da banco».

Attualmente esiste una linea che comprende 25 preparati differenti, tutti per uso topico, non tossici, creati con piante rigorosamente cresciute in Sardegna: dall’elicriso alla rosa selvatica e al timo, dal bergamotto alla lavanda, al sambuco e al rosmarino, a seconda del tipo di prodotto, e arricchiti con l’esclusivo complesso attivo Elderal natural 100%. Di questo antico e “segreto” rimedio naturale per la pelle si sta occupando anche la trasmissione di RaiTre Geo & Geo condotta da Sveva Sagramola.

Le riprese sono già iniziate e il servizio verrà trasmesso nella prossima primavera. Oltre all’azienda agricola di S’Ena, dove vengono raccolte le piante, si parlerà anche del laboratorio, che si trova a Santa Maria Coghinas dove la famiglia Sale risiede e il principio attivo viene estratto e trasformato in prodotto commerciabile. Info su www.elderal.com e su www.pellhermosa.it.

In Primo Piano
L’iniziativa

Il porcetto sardo in corsa per la denominazione Igp

Le nostre iniziative