La Nuova Sardegna

il premio

di Grazia Brundu

SASSARI. “Apocalittica”, sottotitolo: «racconti apocalittici, caos, periferie urbane, distopie, sommosse sociali». Non è un blockbuster americano, ma la prima edizione del premio letterario per...

14 gennaio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. “Apocalittica”, sottotitolo: «racconti apocalittici, caos, periferie urbane, distopie, sommosse sociali». Non è un blockbuster americano, ma la prima edizione del premio letterario per racconti “Urban Jungle”, bandito da una casa editrice tutta sassarese, Catartica, di Giovanni Fara. Poco più di due anni di vita, dal dicembre 2017, e già sette collane, per circa trenta titoli. Narrativa, saggistica sociale e politica, letteratura per l’infanzia, riedizioni di classici ormai liberi da copyright, comprese “Le fiabe dei Fratelli Grimm” tradotte da Antonio Gramsci. E poi Urban Jungle, la collana da cui prende titolo il concorso, che riassume la vocazione della casa editrice, il suo sguardo rivolto a mondi defilati e reattivi, ad argomenti scomodi, marginali, non privi di ironia ma possibilmente trascurati dai giganti editoriali.

«Attraverso il premio letterario “Urban Jungle”, vogliamo lanciare un invito ad autori che abbiano voglia di raccontare la realtà delle periferie, il senso di rabbia, la solitudine e la frustrazione che prova chi le abita, dando spazio soprattutto all’espressione del disagio generazionale. Però ci auguriamo che venga fuori anche la voglia di combattere, di non arrendersi passivamente allo stato attuale delle cose, e magari il tentativo di proporre qualche soluzione». Così Giovanni Fara ha lanciato la prima edizione del concorso, giovedì sera, durante un incontro in via Cetti, nella sede di “La casa di tutti - Sa domu de totus”, introdotto da Silvio Keivan Nemati Fard e moderato da Luana Farina.

Per partecipare al premio basta inviare un racconto di un massimo di ventimila battute, entro il 15 giugno, all’indirizzo della casa editrice (i dettagli si trovano sul sito di Catartica) e poi affidarsi al giudizio dello stesso editore e degli scrittori Marco Lepori e Vincenzo Elviretti, che con la casa editrice sassarese hanno già pubblicato “Dancing Days” e “La domenica della cattiva gente” (il primo) e “Il vento” (il secondo). Insomma, la selezione è tutta interna alle edizioni Catartica, ma si giustifica col fatto che le opere ritenute migliori finiranno nelle pagine di un’antologia pubblicata da Fara. E magari gli autori più interessanti potrebbero, col tempo, andare ad arricchire la collana “Urban Jungle” da cui prende il titolo il premio letterario, e alla quale Catartica tiene in maniera particolare, anche se al momento conta meno titoli rispetto ad altre sezioni.

L’unico consiglio è forse quello di evitare nei racconti da sottoporre alla giuria il fantasy e la fantascienza. Soprattutto il primo, infatti, spiega Fara, è «insieme al romanzo storico, un genere che la casa editrice ha deciso di non pubblicare. Sappiamo bene che entrambi sono in cima alle classifiche di vendita, anche in Sardegna, per esempio con il filone degli Shardana, ma Catartica preferisce seguire altre strade». «Al limite – aggiunge – ci può interessare una visione distopica sul tema che abbiamo assegnato per la prima edizione di “Urban Jungle”, ma soprattutto gradiremmo che nei racconti si cercasse di affrontare un’analisi della società contemporanea, facendo emergere anche il disagio generazionale».

In Primo Piano
Politica

Regione, la giunta Todde annulla la delibera per la costruzione di quattro nuovi ospedali

Le nostre iniziative