La Nuova Sardegna

Coronavirus, Bianca Atzei: «Cucino sardo per non avere il magone»

di Sebastiano Depperu
Coronavirus, Bianca Atzei: «Cucino sardo per non avere il magone»

La cantante racconta i suoi giorni da “reclusa” a Milano tra musica, pittura, il cagnetto Mela e le ciambelline della nonna

01 aprile 2020
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MILANO. Dolci sardi, mani in pasta, film, letture e la pittura. Sono i passatempi principali della cantante Bianca Atzei che trascorre la sua clausura forzata, a Milano, con il fidanzato Stefano Corti e con il cagnolino Mela. Affetti e nostalgia per la cantante di origini sarde. Le manca la Sardegna, i suoi amici e parenti. È, però, anche preoccupata per la situazione del Coronavirus in Lombardia e per sua madre che lavora in una struttura sanitaria del territorio. E, anche lei fa un invito a tutti a stare a casa.

Come vivi la quarantena a casa?

«In questo momento mi vengono in mente tanti ricordi che sono associati alla mia partecipazione all’Isola dei Famosi. È molto simile la situazione: allora non potevamo muoverci dall’isola, non potevamo mangiare; ora, non posso muovermi di casa, ma mangio di più. Anche ora, come lì, sono privata delle cose che faccio abitualmente. Però lì c’era il mare, ero abbastanza nel mio habitat come in Sardegna. Qui a Milano, però, c’è il cemento, non ho un terrazzino o altro: chiusi in quattro mura. Io leggo, dipingo, faccio le mie tele. Anche se ti passa il tempo, a casa si può fare poca attività fisica: sono piena di dolori».

Dunque, ti manca la Sardegna?

«Certo, mi manca tantissimo. Anche se si deve stare chiusi dentro casa, sapere di essere in un posto meraviglioso come la mia isola avrebbe fatto pesare meno la chiusura forzata. Io amo Milano, ma sapere di essere nella tua terra (anche se sono nata a Milano mi sento molto sarda) è diverso: mi manca tantissimo. Anche portare il cane fuori sarebbe diverso dal portarlo fuori a Milano».

A Milano con chi stai?

«Con il mio compagno. Anche lui a casa, a Le Iene è tutto chiuso ancora, e con il mio cagnolino Mela. Per fortuna siamo assieme. Mi mancano, però, i miei cari. Ho anche il pensiero di mia madre che lavora in una struttura per malati di Alzheimer. È molto preoccupante la situazione per lei che, poi, torna a casa da mio padre. Non è facile, nella struttura fino a poco tempo fa entravano i parenti. Il mio cane fa tantissima compagnia. Le prime due settimane sono passate velocemente, anche perché il mio compagno pensava di non saper cucinare, invece ha fatto una bella scoperta».

E tu, ti cimenti ai fornelli? «Sì, anche con cibi sardi. L’altro giorno ho fatto le ciambelline sarde con la marmellata. Ho postato, anche, orgogliosa, la foto nei social. Per essere stata la prima volta, devo dire che mi sono venute abbastanza bene: erano molto buone».

Hai paura della situazione in Lombardia per il Covid-19?

«Beh sì, certamente mi spaventa la situazione. Io, come tanti, sto prendendo tutte le precauzioni del caso. Anche per la spesa usciamo a turno, una volta uno una volta l’altra ogni cinque giorni circa. Anche con il cane ci alterniamo, un giorno io un giorno lui. Però, sentendo tutti i numeri che stanno venendo fuori in questi giorni, e le cose che succedono ogni giorno, ho un magone... Non per la paura che possa colpire me, ma per quello che già sta succedendo in Lombardia e ovunque. Specialmente la sera, mi viene un po’ di tristezza. Col calar della luce hai più tempo per pensare, durante il giorno ti tieni occupato e ci pensi meno. Il mio pensiero va alle vittime ma, anche, ai parenti che non possono vederli alla fine della loro vita. L’unica cosa che si può fare è stare a casa tutti».

Che progetti artistici avevi in cantiere?

«Da maggio avevo in calendario concerti in programma per il tour 2020, anche in terra sarda. Naturalmente, per ora è tutto bloccato. In cantiere ci sono diverse cose. Il mio pensiero però ora non è quello ma speriamo di tornare presto alla normalità».

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