Le musiche del sassarese Giuseppe D’Amico al Teatro alla Scala di Milano
Ha composto un’opera che è stata eseguita dall’ensemble giovanile dell’Accademia
Quando ha letto il suo nome sulla locandina del Teatro alla Scala di Milano, fra quelli di Igor’ Stravinskij e Alexander Zemlinsky, quasi non ci credeva. Eppure il 19 maggio, in un appuntamento della rassegna “I concerti dell’Accademia” (la scuola di musica sinfonica della Scala appunto) è stato eseguito il Concerto da camera n.4 “Fantasia” di Giuseppe D’Amico, sassarese, compositore di musica classica contemporanea. Un risultato lusinghiero arrivato dopo tanti anni di attività di composizione e gli studi- prima al liceo artistico di Sassari e poi al Dams di Bologna- e in seguito a una “congiuntura” che Giuseppe non avrebbe saputo immaginare.
«Ho sempre pubblicato i miei lavori sul canale Youtube – racconta – con l’idea di condividere anche sui social le mie idee e le mie passioni. Così, su Facebook ho stretto amicizia con un musicista che sulle prime non avevo neppure capito di cosa si occupasse esattamente. Si è rivelato essere il direttore dell’ensemble dell’Accademia della Scala Renato Rivolta il quale ha da subito mostrato di apprezzare il mio lavoro. Però non avrei immaginato che a inizio anno mi chiedesse di comporre un pezzo ad hoc per il suo ensemble. Mi sono subito messo all’opera e, dopo l’approvazione arrivata dai “piani alti”, è arrivato il giorno dell’esecuzione del mio Concerto. Ero lì, nel ridotto dei Palchi “Toscanini”, una sala piena di un pubblico di appassionati, a godermi l’esecuzione della ia musica, un’emozione unica».
Le composizioni di D’Amico erano già state eseguite in teatri di prestigio a Pistoia, Torino e Vienna. Inoltre il musicista, occupando quasi metà dello spazio, è inserito nell’antologia - un doppio cd uscito in dicembre - che il famoso pianista di Ossi Claudio Sanna ha dedicato ai compositori sardi contemporanei.
Giuseppe D’Amico crea musica contemporanea tonale ispirata, spiega lui, a musicisti come Dimitri Shostakovich e Benjamin Britten. E adesso cosa succederà? «Di sicuro io continuerò a comporre perché questa è la mia vita ma lascio decidere al destino. Se arriveranno nuove opportunità non me le lascerò sfuggire». (g.g.)