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La formula di lunga vita per promuovere l’isola

di Giandomenico Mele
La formula di lunga vita per promuovere l’isola

Si è concluso a Porto Cervo l’appuntamento dedicato al mondo dei centenari

03 settembre 2023
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La Costa Smeralda ha celebrato i centenari sardi nella splendida cornice della Marina di Porto Cervo. Un gemellaggio tra la Sardegna e le isole giapponesi di Okinawa nel segno della longevità. Il Consorzio Costa Smeralda ha ospitato ieri la seconda edizione di “Longevity Fest”, un appuntamento di grande richiamo che ha consentito di sviluppare l’analisi antropologica e culturale della longevità, ponendo a confronto due tra le più importanti “Blue Zone” del mondo: l’isola di Okinawa e la Sardegna, alla presenza di ricercatori e specialisti. L'evento ha rappresentato una nuova tappa del programma di marketing territoriale “Insula-Sardinia Quality World”, promosso dall’assessorato regionale al Turismo, Artigianato e Commercio e dal Cipnes Gallura, per presentare i valori di unicità della destinazione Sardegna. Il progetto Longevity Fest, ideato e prodotto dal regista Pietro Mereu e dalla Ilex Production, è stato sviluppato e coordinato, nella sua seconda edizione, dal Consorzio Costa Smeralda e dalla divisione Agrifood e marketing territoriale del Cipnes Gallura, attraverso un talk di approfondimento. È stato proiettato un estratto del documentario sull’isola di Okinawa, “Kentannos”, diretto da Victor Cruz, a cui è seguita una tavola rotonda dal titolo "Okinawa e Sardegna: così lontane, così vicine", in cui sono emerse le affinità e le diversità tra le due Blue Zone. Oltre al direttore artistico, Pietro Mereu, regista e fondatore del Longevity Fest, il talk ha visto la partecipazione di Giovanni Mario Pes, ricercatore dell’Università degli Studi di Sassari e co-fondatore Blue Zone. «Quello della Gallura è un caso molto interessante – ha spiegato Pes, professore associato di Scienze dell'alimentazione all'Università di Sassari – . Già 20 anni fa emergevano alcuni comuni longevi, come Arzachena e La Maddalena, e gli attuali dati sembrano confermare quelle evidenze. Ciò che ci stupì – ha sottolineato – è che si trattava di territori pianeggianti, in controtendenza con gli altri Comuni longevi della Sardegna, che erano invece montani. Questo fenomeno andrebbe studiato: credo che, se ci sarà il sostegno delle amministrazioni pubbliche, chiamate a dare l'accesso ai registri dello stato civile, me ne occuperò con grande passione». Nel corso della serata evento sono stati illustrati i contenuti dell’azione tematica “I sentieri del turismo enogastronomico”, un viaggio tra longevità e valori della dieta sardo-mediterranea, a cura di Massimo Masia, project manager Insula. «Siamo lieti che tra le eccellenze sarde possa essere annoverata anche la longevità, una peculiarità del nostro territorio che è una ulteriore testimonianza del valore del contesto in cui viviamo – ha sottolineato Renzo Persico, presidente del Consorzio Costa Smeralda –. Ospitare anche in futuro l’evento mondiale sulla longevità avrà per noi una valenza strategica, sia per la sua capacità attrattiva che per lo spessore culturale che presentano i suoi contenuti». Il responsabile della divisione Agrifood e marketing territoriale del Cipnes, Massimo Masia, ha invece sottolineato come «nell’articolato percorso di promozione e internazionalizzazione della destinazione Sardegna promosso dalla Regione e dal Cipnes Gallura, amiamo raccontare una terra che è più del suo splendido mare e delle bianche spiagge, un luogo magico ricco di storia, biodiversità e simbolo di longevità e qualità della vita. Siamo una delle 5 “Blue Zone area” al mondo con il più alto rapporto centenari per abitanti, un mix di fattori genetici, ambientali, qualità della vita e valori nutraceutici degli alimenti alla base della dieta sardo-mediterranea».

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