La Nuova Sardegna

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Il miele di Osilo tra i Grandi d’Italia

di Salvatore Santoni
Il miele di Osilo tra i Grandi d’Italia

Premio nazionale per l’azienda Badde Lontana nata per caso da uno sciame di api “adottato”

06 ottobre 2023
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Tutto è cominciato con uno sciame di api recuperato da un albero per infilarlo in un vecchio comodino abbandonato in campagna. E ora, a distanza di qualche anno, l’azienda apistica nata da quell’arnia rudimentale, si è portata a casa la prima Goccia d’oro: l’unica arrivata quest’anno nel Sassarese per i Grandi mieli d’Italia.

Protagonisti di questa bella storia sono due coniugi di Sassari, Tina Tanda e Daniele Ruggiu, che nelle campagne di San Lorenzo, a Osilo, producono un nettare straordinario e molto ricercato. La loro ditta, a conduzione familiare, si chiama Azienda apistica Badde lontana. Un nome che non è stato scelto a caso.

Rievoca infatti la “valle lontana” di San Lorenzo, il fondovalle dove nel 1957 avvenne una tragedia immane resa immortale anche da una canzone dei Bertas incisa nel 1972. Un grosso masso si staccò da una collina e precipitò sul tetto di un mulino dove dormiva un bambino di pochi mesi, Pietro Pisano.

L’azienda è stata costituita formalmente un anno fa dopo qualche anno di produzione mirata più che altro all’autoconsumo. «Abbiamo cominciato per caso – spiegano i due coniugi – quando un nostro zio che abitava nella frazione di San Lorenzo ci aveva chiamato perché aveva recuperato uno sciame di api su un albero di pero in campagna. Noi senza sapere assolutamente niente di questo mestiere lo abbiamo recuperato per metterlo dentro un vecchio comodino che stava lì, buttato in campagna».

Era il 2014 e nella testa di Tina e Daniele comincia a balneare l’idea di cominciare a fare sul serio. «Poco dopo abbiamo preso un’arnia – raccontano ancora – poi abbiamo cominciato a studiare il mestiere, ci siamo rivolti a conoscitori del settore. E così, fino a raggiungere quantità sempre più grandi. Ora i nostri mieli si trovano in alcune botteghe di Sassari, in una frutta e verdura in via Sulcis, e in una macelleria nella zona del Monte».

Il “Tre gocce d’oro – Grandi mieli d’Italia” è l’ambìto premio annuale organizzato dall’Osservatorio nazionale miele che, col tempo, è arrivato a superare quota 450 apicoltori e 1100 mieli partecipanti per edizione. Il bando viene pubblicato ogni anno all’inizio dell’estate, il termine per il ricevimento dei campioni si colloca alla fine di agosto e la premiazione in concomitanza con le manifestazioni apistiche che si svolgono a Castel San Pietro Terme nel terzo fine settimana di settembre.

L’ambìto riconoscimento è arrivato nell’azienda di Osilo al secondo anno di produzione. Il nettare di Osilo è prodotto dalle api che ronzano intorno al timo arbustivo (thymbra capitata) tipico del Mediterraneo meridionale. Già gli antichi greci riconoscevano ai territori delle loro colonie dell’Italia meridionale la capacità di produrre un miele dalle caratteristiche simili a quelle dei mieli della madre patria, il migliore del mondo allora conosciuto. Anche se per ogni apicoltore il proprio miele è il migliore del mondo, è difficile non riconoscere alle note intensamente floreali del miele di timo arbustivo una supremazia difficilmente eguagliabile. «Ci siamo voluti mettere in gioco – riprendono i due coniugi – e abbiamo deciso di fare un tentativo inviando alcuni campioni dei nostri mieli. E poco prima della data della manifestazione ci è arrivata una mail di invito per andare a ritirare il premio. Per noi è una gratificazione non da poco, siamo felicissimi di essere gli unici ad aver ricevuto questo riconoscimento nell’hinterland di Sassari».

Gli affari di Badde lontana vanno a gonfie vele. «Fortunatamente i nostri prodotti sono molto richiesti – dicono ancora i due apicoltori – ma ci siamo dovuti limitare, molti commercianti ci stanno chiedendo di poter vendere il nostro miele ma non riusciamo ad accontentare tutti. La nostra produzione è di poco meno di dieci quintali l’anno, e ingrandirsi comporta un impegno gravoso. E poi comunque siamo contenti così, per noi la qualità per più importante della quantità».


 

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