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Cagliari

Kitty Crowhter a Tuttestorie: «Le fiabe per digerire il mondo»

di Sabrina Zedda
Kitty Crowhter a Tuttestorie: «Le fiabe per digerire il mondo»

Il mondo magico e personale della famosa illustratrice e scrittrice chiude il festival di letteratura per ragazze e ragazzi

09 ottobre 2023
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Disegnare, per lei, è un po’ come estrarre degli oli essenziali: che si tratti di un fiore, un insetto o un bambino quello che importa davvero è farne, al meglio possibile, venire fuori l’essenza.

È questo lavoro alla ricerca della parte più pura di ogni cosa ciò che sta alla base dei lavori di Kitty Crowhter, illustratrice e scrittrice per l’infanzia di origini anglo-svedesi, vincitrice nel 2010 dell’Astrid Lindgren Memorial Award, il più importante premio dedicato alla letteratura per bambini.

Occhi nocciola che risaltano sull’incarnato chiarissimo e un sorriso dolce, la disegnatrice è stata l’ospite di punta del diciottesimo festival di letteratura per ragazzi “Tuttestorie”, che si è chiuso ieri con notevole successo di pubblico di tutte le età.

«Ho cominciato a disegnare da piccolissima, perché volevo imitare mia sorella maggiore che già lo faceva – racconta l’artista – . Se li guardo oggi, quei disegni erano davvero orrendi, ma non potevo smettere anche perché i miei mi iscrissero ad una scuola in cui la filosofia era che tutte le esperienze passassero attraverso il disegno. Quindi disegnavo moltissimo».

E leggeva, pure. «Merito, anche questo, di mio padre e mia madre che avevano capito l’importanza della lettura ad alta voce ai bambini. Grazie a loro, ho sempre saputo che con le storie si poteva andare lontano».

Perfino quando frequentava la scuola e, complice un problema all’udito, i voti non erano dei migliori Kitty riusciva a vedere l’orizzonte: «Avevo voti tremendi, ma mi dicevo “se posso leggere posso farcela” e ce l’ho fatta. A 17 anni avevo capito che volevo fare libri per bambini. E se oggi sono la persona che sono è grazie a tutto quello che ho letto. Ora con il mio lavoro posso restituire all’umanità ciò che i libri mi hanno dato. Mi piace pensare che per i bambini magari tristi i miei libri possono essere un lumicino capace di tenere compagnia».

Storie bellissime e disegni che incantano. «Disegnare un personaggio significa trovare il veicolo che porta alla storia- – prosegue –. A me piace stare a metà strada tra quello che è reale e quello che è immaginario». Tecnica e passione non sono i soli ingredienti di un percorso di successo: “È bello anche condividere la meraviglia per tutto ciò che abbiamo davanti. Da piccola mi colpì un romanzo il cui protagonista era un ragno di nome Charlotte. Da allora chiamo con quel nome tutti i ragni che vedo, e non smetto mai di osservare gli animali. È a questa purezza che dobbiamo stare ancorati – spiega Kitty Crowther – , senza dimenticare neppure le basi, ovvero la meccanica delle storie: «È importante farlo ancor di più oggi che l’Intelligenza artificiale rende tutto più difficile – conclude sorridendo Kitty – . Tenere a mente le streghe, gli oggetti magici significa non perdere quella che è la funzione di tutte le fiabe: aiutarci a digerire il mondo».
 

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