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Con Tifomourinho si gusta la passione

di Caterina Cossu
Con Tifomourinho si gusta la passione

La scura prodotta dal birrificio Horo di Sedilo vince a Barcellona nel nome del mister

18 maggio 2024
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Il sapore della birra, scura nel bicchiere, è deciso come la fede calcistica dietro al suo nome: la Tifo Mourinho del Birrificio Horo di Sedilo è una Schwarzbier, lager scura da 4,2 gradi con note di caffè e liquirizia, ottenuta sui malti di base pils sapientemente mischiati a quello Carafa. Un mix che ha conquistato il Barcellona Beer Challenge, dove ad aprile scorso la nera artigianale di Sedilo ha sbaragliato la concorrenza salendo sul primo gradino del podio per la sua categoria. Una soddisfazione al cubo per il birraio interista Sergio Ciulu: «Mourinho torna a vincere a Barcellona e dopo il triplete anche lo scudetto, quindi finalmente l’oro per il birrificio. Questo è l’anno di Mou – scherza –. Sono anni che partecipiamo alla competizione di Barcellona e torniamo a casa sempre con dei riconoscimenti, ma non era ancora successo che ci assegnassero il primo premio in una delle categorie. Per me è un traguardo molto importante e una grandissima gratificazione al mio lavoro».

La stessa birra, peraltro, aveva già vinto a novembre 2023 il bronzo a Poznan, in Polonia, per un altro concorso. La nuova cotta è quasi pronta e a breve l’artigianale scura tornerà a riempire i bicchieri. «Il sapore è deciso, non è adatto a tutti i palati e certamente non è facilissimo da degustare. Nonostante questo però posso dire che la Tifo Mourinho rappresenta uno dei nostri cavalli di battaglia. Ha una bevibilità in realtà molto fresca, di stile tedesco, quindi adatta alla stagione estiva che sta arrivando. Il fatto, poi, che in pochi mesi abbia vinto ben due premi importanti a livello europeo ci fa sperare che piaccia sempre di più», dice il mastro birraio. Non si tratta tuttavia dell’unico riconoscimento ora in bella vista nel locale dove, nel centro storico del paese, oltre ad assaggiare l’ottima cucina locale, si possono degustare le specialità del birrificio sedilese. Qui la birra “M’Ammentat sa birra antiga”, ricorda quella di un tempo come recita il claim nel sito. E la scura di ispirazione della Germania Est non è l’unica ad aver conquistato la Spagna. Nella stessa competizione, infatti, anche la storica Sedilo Nord è tornata nell’Isola portandosi a casa un meritatissimo argento.

Nata 16 anni fa insieme al birrificio, si tratta di una birra rossa rubino da 5 gradi, con base pils e l’aggiunta di malti Monaco e Caramonaco, che donano al nettare il caratteristico gusto caramellato. Il curioso nome viene da una vecchia barzelletta di Benito Urgu: «Ho esordito proprio con la bionda e la rossa e quando cercavo un nome appropriato Sedilo Nord e Sedilo Sud sono arrivati da quel bonario noto sfottò. Benito Urgu ci prendeva in giro per il fatto di essere gli unici in provincia ad avere dalla 131 un’entrata nord e una sud, come le grandi città - racconta Ciulu -. È un segno di affetto grande e ancora ci fa sorridere e divertire».

Era partito da solo Sergio nel 2008 e ancora è lui a preparare le cotte delle birre, anche se da qualche anno ha iniziato a trasferire l’arte a suo figlioccio. Il birrificio nasce in un antico locale di famiglia che nel passato, già dagli inizi del ‘900, ospitava un’osteria, in seguito una fiaschetteria e infine “unu tzillèri” storico del paese. Oggi, grazie a ingredienti ricercati e di qualità, impianti moderni e il rispetto delle regole tradizionali di produzione, il risultato è una birra non pastorizzata, non microfiltrata e senza aggiunte di anidride carbonica, additivi e conservanti, così come artigianalità vuole. E i locali aperti al pubblico oggi sono diventati un centro di degustazione e aggregazione per chi coltiva la passione delle birre artigianali locali.

«Siamo cresciuti pian piano, con sacrifici e dedizione. È una grande soddisfazione proporre anche la degustazione in un luogo sereno e dove c’è una bella atmosfera, nel quale insieme a mia moglie ci sono quattro persone che lavorano e mandano avanti la passione insieme a me. Tramandare poi quest’arte in famiglia è appagante – conclude Sergio Ciulu –, una grande gratifica».

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