La Nuova Sardegna

L’intervista

Stefano Fresi: «A settembre arrivo su Rai 1 da protagonista, ma prima la vendemmia a Luogosanto»

di Alessandro Pirina

	L'attore Stefano Fresi
L'attore Stefano Fresi

L’attore ad Alghero nel reading “Don Chisciotte della Mancia” e tra un mese sul piccolo schermo con la serie Kostas

08 agosto 2024
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A settembre sarà in televisione su Rai 1, poi girerà l’Italia con il suo spettacolo teatrale. Nell’attesa Stefano Fresi è in vacanza nella sua Gallura - il padre è di Luogosanto -, ma ha voluto ritagliarsi uno spazio per il festival. Dall’altra parte del mare, che oggi 8 agosto ritorna alle 21 in piazza Sulis ad Alghero con lo scrittore e poeta argentino Andrés Neuman che presenta il nuovo romanzo “Ombelicale” (Einaudi) e appunto Fresi nel reading “Don Chisciotte della Mancia”, in cui dà voce al personaggio creato da Cervantes, controcorrente per antonomasia.

Stefano, cosa rappresenta per lei “Don Chisciotte”?

«È un personaggio straordinario che ho avuto la fortuna di riscoprire da poco perché ho fatto l’audiolibro. Questo mi ha permesso di accorgermi di quanto questo libro sia anche un manuale di letteratura. Nello scrivere Cervantes critica i romanzi contemporanei, di fatto inventando lui il vero romanzo. È qualcosa di straordinario, anche perché tutti i temi fondamentali sono trattati con grande perizia letteraria. C’è il tema dell’amicizia, c’è il tema dell’amore, e poi quelli della follia, del coraggio, della guerra, della paura, della morte. È veramente un libro che affronta i massimi sistemi, con quest’uomo che rappresenta il sogno, quello che a tutti i costi uno vuole realizzare».

Il suo primo libro?

«Forse Pinocchio di Collodi. O I ragazzi della via Pal».

Le piace leggere?

«Mi piace moltissimo leggere, ma questa vita frenetica ti lascia meno tempo per farlo. Da quando faccio gli audiolibri non solo ho riscoperto la bellezza di leggere ma mi pagano pure».

È anche un fruitore di audiolibri?

«In realtà no, il mio amore resta la carta. Ho difficoltà anche con la lettura elettronica. Eppure in una tournée teatrale è molto più comoda anziché portarsi appresso dieci libri. Ma quando posso prendo un libro cartaceo. Anche se, ammetto, mi piace molto anche leggere gli audiolibri. Al di là di chi ha la passione di ascoltarli, ho sempre pensato quale servizio meraviglioso sia per tutte quelle persone che hanno problemi di vista. L’idea che gli amanti della letteratura non possano più godere dei libri è terribile. Mi piace il fatto che qualcuno possa leggere per loro».

Che libro sta leggendo?

«Adesso sono in vacanza e non mi sono portato nulla. Sto facendo memoria per lo spettacolo che porterò in tournée in autunno, “Dioggene” di Giacomo Battiato».

Verrete in Sardegna?

«Ci stiamo lavorando».

Intanto, il 12 settembre arriva su Rai 1 la serie “Kostas”

 «È il mio primo ruolo da protagonista sulla Rai. Un personaggio lontano da me, che non sono uno noto per essere rude e poco diplomatico. Sono delle storie bellissime e spero il pubblico si appassioni, anche perché la storia si svolge in una Grecia meno conosciuta. Uno pensa al Partenone, all’Acropoli, al massimo al mare. Invece, qui c’è una Atene diversa che mi auguro conquisti il pubblico come ha conquistato me».

A che punto è la sua vigna a Luogosanto?

«Quest’anno faremo la prima vendemmia. Saremo in produzione totale tra un paio d’anni ma intanto questa estate facciamo le prime prove».

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