Miele amaro di Salvatore Cambosu, un capolavoro che compie settant’anni
A Orotelli tre eventi dedicati all’opera di 400 pagine pubblicata nel 1954 dalla Vallecchi
Sassari Miele amaro di Salvatore Cambosu compie i suoi primi settant’anni. Si apre oggi pomeriggio, con il convegno letterario “Miele amaro ieri e oggi”, il ciclo di appuntamenti organizzati dalla fondazione “Salvatore Cambosu” di Orotelli (in collaborazione con il Comune di Orotelli e grazie al finanziamento della Regione) per celebrare i 70 anni dall’uscita dell’opera simbolo dello scrittore cugino del premio Nobel Grazia Deledda.
Un capolavoro universale di oltre 400 pagine che, mescolando più stili, racconta, tra passione e nostalgia, l’immobilismo secolare e i silenzi della Sardegna alle porte di quel passaggio alla modernità che per i sardi si rivelerà, appunto, amaro come il miele del corbezzolo. Si tratta di un’opera caduta nell’oblio subito dopo la morte di Cambosu, avvenuta nel 1962, per poi diventare un caposaldo della letteratura sarda a partire dagli anni ’80. Un compleanno di peso, i settant’anni, anche per un’opera letteraria definita un capolavoro immortale anche dalla critica. Miele amaro, pubblicato per la prima volta dalla Vallecchi nel 1954, è stato poi più volte rieditato.
È un romanzo sulla civiltà millenaria dei sardi, sul loro silenzio dovuto a millenni di dominazioni. Del libro c’è stata anche una ristampa anastatica nel 1984 a cura della Provincia di Nuoro. In un’altra edizione del 1989 Manlio Brigaglia scrive che Miele amaro fa «eredità diretta» con “La rivolta dell’oggetto”, il noto manuale di antropologia della Sardegna.
La fondazione “Salvatore Cambosu”, attiva fin dal 2007 con l’obbiettivo principale di promuovere la conoscenza delle opere e del pensiero dell’intellettuale di Ortoelli, ha deciso di celebrare la sua fatica più importante con una terna di eventi culturali eclettici come lo stile del libro protagonista e del suo autore. Il via è fissato dunque oggi, 30 novembre 2024 a partire dalle 16.30, alla biblioteca comunale “Nunzio Cossu” di Orotelli, con un convegno letterario dal titolo “Miele amaro ieri e oggi”. A intervenire, saranno due esperti dell’opera e del suo autore riconosciuti a livello nazionale. Si tratta di Neria De Giovanni, presidente dell’associazione internazionale “Critici letterari”, che affronterà il tema della presenza femminile nell’opera di Salvatore Cambosu e del professor Duilio Caocci, docente di Letteratura italiana e sarda dell’università di Cagliari, che analizzerà Miele amaro facendo un focus dedicato al contesto storico-culturale in cui sono immersi i suoi contenuti.
Nelle prossime settimane, il programma di celebrazioni si completerà con altri due appuntamenti. L’estemporanea di pittura “I colori di Cambosu”, nell’intera giornata del prossimo 15 dicembre e il laboratorio teatrale, sempre in partenza nel prossimo mese, dal titolo “Miele amaro-Cambosu in scena 2024”.