En?gma: «Torno e ho ancora tanto da dire, con Salmo ci siamo ritrovati»
Il rapper olbiese parla del nuovo progetto: un Ep, “Kloaka”, con cinque brani e una nuova fase della carriera
Un tramezzino e una spremuta d’arancia, a metà mattinata, seduto al tavolino del bar sotto casa. Alle sue spalle, il golfo di Olbia. En?gma si gode l’uscita di “Kloaka”, Ep di cinque brani prodotti da Salmo e con cui il rapper torna sulla scena a distanza di quattro anni dall’ultimo album, “Totem”. Il lavoro, registrato e masterizzato da Kaizén, rivede insieme Salmo ed En?gma dopo la separazione avvenuta nel 2016, quando quest’ultimo intraprese la carriera indipendente, slegata dalla Machete.
Da dove nasce questo progetto?
«Sul palco del Red Valley festival, nell'agosto 2022. Da quel momento mi si è sbloccato qualcosa, ho ricominciato a scrivere molto. Cantate "The Island" con Mauri (Salmo, ndr), nella nostra Olbia, è stato un input emotivo».
Si è aperta una nuova fase e il sodalizio con Salmo ha influito.
«Sì, ho avuto la possibilità di ascoltare alcune sue strumentali e ogni volta pensavo: “Quanto sarebbe bello rapparci su”. E così è stato. Ho maturato la scelta di un ep con solo strumentali sue per coerenza di suono e anche per riunirci. Una volta lui ha detto: “Anche se per anni non ci siamo sentiti, dentro sapevamo di volerci sempre bene”. Ed è vero. Poi diciamo che in qualche modo l'operazione-nostalgia è stata suggellata dalla copertina, disegnata da Fr3nk».
Cosa rappresenta “Kloaka” nella sua discografia?
«Rappresenta una ripartenza. Unisce il percorso di persona e artista e sento che apre una seconda parte della mia carriera. Adesso la mia idea è far uscire un singolo al mese, non voglio sparire. Se avessi pensato di non essere più in grado di dire qualcosa, avrei smesso. E poi in questi anni ho maturato esperienza con i djset, vorrei fondere le due cose e portarle dal vivo».
Per chi fa musica è difficile stare lontani da Milano? lei da tempo ha scelto di rimanere nella sua città.
«Una scelta fatta presto, ma sentivo che era la cosa migliore per stare bene. Per certi aspetti è limitante, avere frequentazioni e coltivare un contatto umano mi avrebbe aperto tante porte. Ma se avessi lasciato per strada tante cose personali che invece ho vissuto, non sarei quello di ora».