La Nuova Sardegna

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Buon Gusto – Speciale cibo da asporto

Il mare in tavola, dalla burrida ai culurgiones con arselle

di Enrico Gaviano
Il mare in tavola, dalla burrida ai culurgiones con arselle

Da ristoratori a gestori della Gastronomia del Golfo, a Cagliari, specializzata nel pesce: Mariano Salis e Melissa Secci propongono i piatti della tradizione cagliaritana e fanno consegne gratuite per persone con disabilità e anziani

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Si chiama “Gastronomia del golfo” e già il nome della piccola attività da asporto di via della Pineta numero 140 a Cagliari racconta la sua vocazione. Nelle vetrine solo cucina di mare, nel segno della tradizione della città. Gastronomia a conduzione familiare con i coniugi Mariano Salis e Melissa Secci, cinquantenni con una robusta preparazione alle spalle, che hanno costruito un angolo di nicchia in cui i sapori della cucina cagliaritana stanno al primo posto. Ed ecco in esposizione piatti appetitosi come l’insalata di polpo, la burrida, lo scabecciu, le cozze alla marinara, o gratinate o la zuppa di cozze, l’insalata di mare e tante altre colorate e gustose proposte. Anche le recensioni che si leggono in rete testimoniano il lavoro svolto da Mariano e Melissa.

«Cibi preparati con prodotti freschi e cotti in modo impeccabile – ha scritto un cliente della gastronomia –, piatti buoni e perfettamente conditi, tipo cucina della nonna». La conferma arriva dalle parole della stessa Melissa. «Abbiamo un passato da ristoratori e la nostra esperienza l’abbiamo messa in questo piccolo locale in cui trattiamo prodotti ittici – sottolinea –. Dagli antipasti, con cozze, ostriche, ai primi ai secondi, con vari pesci, le anguille in tutti i modi, i fritti. Sono alimenti ottimi, tutti tracciati e che arrivano da due filiere: una di prodotti freschi e una di surgelati ma che hanno un alta qualità».

Mariano Salis si occupa della cucina mentre la moglie, comunque anche lei molto preparata ai fornelli, del servizio al banco. «Lavoro da quasi 40 anni nel settore – dice Mariano –. Dunque penso di avere una preparazione più che qualificata. Prima di tornare a Cagliari avevamo un piccolo ristorante a Cardedu ma a causa del Covid abbiamo dovuto lasciare. Però il destino ci ha portati poco più di due anni fa qua, raccogliendo l’eredità di una attività che esiste da almeno tre decenni, e siamo molto soddisfatti del risultato». «Siamo specializzati anche nel preparare piatti completi. È per venire incontro agli anziani e ai disabili facciamo le consegne a domicilio gratuitamente – ricorda Melissa –. E voglio anche sottolineare che non facciamo piatti precotti ma tutti i cibi caldi, come i primi e i secondi, sono preparati su ordinazione e vengono ritirati alla temperatura giusta dal cliente o portati a casa pronti al consumo». Fra le preparazioni i due coniugi ricordano che «i fritti vengono fatti in padella e utilizzando la semola, cambiando sempre l’olio, mentre fra i primi ci piace sottolineare che insieme ai grandi classici come gli spaghetti alle arselle, alla bottarga o allo scoglio, facciamo anche tanto altro come i ravioli ripieni con l’ombrina e persino i culurgiones con la classica ricetta ogliastrina, e cioè a base di casu ‘e vita e patate ma conditi con il sughetto alle arselle». Fra i grandi classici c’è ovviamente la burrida.

«È uno dei piatti della tradizione cagliaritana – ricorda Melissa – e che è sempre amatissimo dai clienti: gattuccio di mare, fegatini e noci per un gusto intramontabile. Facciamo anche il pesce a schiscionera ma con una rivisitazione: la sua ricetta originale prevede il muggine ma siccome quello è un pesce che ha tante spine noi ci mettiamo il gattuccio che comunque anche preparato così è molto gustoso, e gli anziani sono contenti». Diversi altri i piatti originali preparati nella gastronomia del Golfo. «Prepariamo i calamari in umido con i funghi porcini, il risotto agli asparagi con i gamberi rossi di Mazara, i moscardini alla Mariano, le ostriche gratinate e ancora abbinamenti gustosi come la frutta con il tonno o con il pesce spada. E d’estate un tocco di internazionalità con la paella. Arrivano tanti turisti che insieme ai piatti della nostra tradizione e ai primi della cucina italiana sono contenti anche di poter mangiare un’altra pietanza a loro molto familiare».

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