Dall’albero al bicchiere: la ciliegia diventa liquore
La famiglia Scanu di Bonnanaro utilizza il frutto per produrre digestivi e marmellate
A Bonnanaro, piccolo comune sardo situato nel Meilogu, la ciliegia non è soltanto la regina del frutteto, ma anche la protagonista di una filiera artigianale che porta alla produzione di liquori digestivi, marmellate e ciliegie sciroppate. Tra queste specialità spicca il liquore alle ciliegie rosse o bianche, prodotto dalla famiglia Scanu secondo una ricetta segreta. Questo nettare alcolico dal gusto dolce e fruttato nasce da una lavorazione semplice ma rigorosa: le ciliegie fresche appena raccolte vengono lavate e private del picciolo. A parte, si prepara uno sciroppo bollendo acqua e zucchero. Le ciliegie vengono quindi unite al composto e lasciate macerare nell’alcol a 90° per alcuni mesi. Il risultato è un liquore dalla doppia anima: il “liquore bianco” si ottiene dalla ciliegia bianca, più dolce e delicata, mentre quello rosso – più asprigno – deriva dalle ciliegie rosse. Entrambe le varianti sono perfette in abbinamento con dessert e pasticceria secca.
Accanto a questi liquori, la famiglia Scanu produce anche marmellate a basso contenuto di zuccheri e deliziose ciliegie sciroppate. «Dopo i liquori digestivi, le ciliegie sciroppate sono il secondo prodotto ottenuto con una rielaborazione della ricetta», spiega Maria Domenica, moglie del produttore Mario Scanu. La lavorazione delle ciliegie sciroppate nasce infatti dall’esigenza di riutilizzare le ciliegie già impiegate per i liquori: ancora molto alcoliche dopo la macerazione, vengono sottoposte a una seconda lavorazione con acqua e zucchero. «Quando ho cominciato a produrre i liquori non sapevo cosa farne delle ciliegie macerate in alcol – racconta Maria Domenica – così, su consiglio di un’amica, ho provato a creare un semplice sciroppo. Solo dopo diversi tentativi sono riuscita a ottenere un prodotto di ottima qualità, che consente di conservarle e assaporarle durante tutto l’anno».
Questa attività si affianca alla tradizionale raccolta delle ciliegie, che a Bonnanaro continua a rappresentare una fonte importante di reddito per gli agricoltori locali, nonostante le difficoltà causate dai cambiamenti climatici e dalla presenza del coleottero Capnodis Tenebrionis, che attacca le radici degli alberi provocandone la morte. I produttori principali oggi sono rimasti in tre: le famiglie Scanu, Petrarca e Zonca, che per estendere il periodo di raccolta hanno affiancato alla varietà comune anche le ciliegie bianche e i duroni. Le ciliegie di Bonnanaro sono celebri per il loro colore rosa, il gusto dolce e leggermente asprigno, e vengono raccolte solo quando perfettamente mature, poiché – a differenza di altri frutti – non maturano una volta colte. Piccole nelle dimensioni ma preziose nelle proprietà nutrizionali, queste ciliegie sono ricche di vitamine, proteine, sali minerali e hanno un basso contenuto calorico. Tra i loro benefici si annovera anche la presenza di melatonina, una sostanza che regola il ciclo sonno-veglia: secondo alcuni studi, mangiarne prima di andare a dormire favorirebbe un sonno migliore. Non mancano le proprietà antiossidanti, depurative e diuretiche. A celebrare questa eccellenza locale è la fiera della ciliegia, giunta quest’anno alla 33ª edizione, che si tiene ogni giugno nel cuore del paese. In primavera, Bonnanaro si veste a festa: i bianchi fiori dei ciliegi colorano le colline prima di lasciare spazio ai frutti maturi. È uno scenario suggestivo che attira turisti e visitatori, pronti ad assaporare il meglio della tradizione agricola del Meilogu.