La Nuova Sardegna

Alghero

campo nomadi

Sa Segada, 300 firme per dire no

Il 9 dicembre si riunisce il Comitato provinciale per la sicurezza

25 novembre 2014
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ALGHERO. Una petizione per scongiurare il trasferimento del campo rom a Sa Segada è stata consegnata al prefetto di Sassari Salvatore Mulas. Le 300 firme raccolte sono state consegnate dal capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale Mimmo Deriu. Nella petizione gli abitanti della borgata lamentano lo stato di disagio e di abbandono che potrebbe acuirsi con la presenza di un campo nomadi. Inoltre, sottolineano gli abitanti di Sa Segada, visti i problemi di natura ambientale che si sono registrati a Fertilia, la presenza del campo potrebbe avere pesanti ripercussioni sulle produzioni agricole dell’intero territorio. Infine nella petizione viene ricordato che l’Unione Europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dello stato italiano che prosegue nella realizzazione dei campi nomadi, campi che sono in netto contrasto con le politiche di integrazione della comunità rom sollecitate a tutti gli stati membri.

Nel frattempo ieri mattina il sindaco Mario Bruno si è recato in prefettura proprio per affrontare il nodo del trasferimento del campo nomadi e per il prossimo 9 dicembre è stato convocato il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, a cui partecipano i massimi responsabili di tutte le forze dell’ordine del territorio, che coordinerà operativamente le operazioni e sarà chiamato a decidere la data in cui iniziare i lavori di sgombero. Il trasferimento del campo appare quindi ormai deciso ma superata l’emergenza, «si tratterà di proseguire nei progetti d’integrazione – spiega l’amministrazione comunale – di concerto con la direzione generale delle Politiche sociali dell’assessorato regionale alla Sanità, reperire nuove risorse comunitarie destinate e vincolate alle popolazioni nomadi e verificare il rispetto dei luoghi».

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