La Nuova Sardegna

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Surigheddu, il 5 gennaio udienza del Riesame

ALGHERO. I quattordici allevatori che operano nell’azienda agricola regionale di Surigheddu e Mamuntanas, raggiunti di recente da altrettanti avvisi di garanzia, hanno presentato istanza al Tribunale...

30 dicembre 2016
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ALGHERO. I quattordici allevatori che operano nell’azienda agricola regionale di Surigheddu e Mamuntanas, raggiunti di recente da altrettanti avvisi di garanzia, hanno presentato istanza al Tribunale del riesame contro il sequestro dei terreni, 1200 ettari all’ingresso di Alghero. L’analisi della loro richiesta è fissata per il prossimo 5 gennaio, ma è più probabile che una decisione venga presa il 16 gennaio per comprensibili esigenze degli uffici di via Roma, a Sassari. Due settimane fa il blitz del corpo forestale di Sassari e dei carabinieri di Alghero, si è concluso col sequestro di oltre 1200 ettari e la notifica di 14 avvisi di garanzia nei confronti degli allevatori, accusati dei reati di invasione di terreni ed edifici, di pascolo abusivo e di introduzione e abbandono di animali nel fondo altrui con l’intento di farli pascolare. «L’annata agraria è nel pieno e la produzione rischia di essere vanificata, mettendo in gravissima crisi economica numerose famiglie e un vero e proprio sistema economico», è la motivazione con cui gli allevatori chiedono il dissequestro attraverso i loro legali, gli avvocati Danilo Mattana, Elias Vacca e Salvatore Castronuovo. Le gravidanze e le imminenti nascite sono solo l’elemento più manifesto di un provvedimento che gli indagati considerano inopportuno anche per altri aspetti, a iniziare dal fatto che la denuncia della Regione, che ha portato al sequestro, parla di una occupazione presunta, di cui la forestale si accertò tra il 7 e il 9 maggio scorsi: come se prima nessuno sapesse che quelle terre sono occupate da quarant’anni. Una stranezza, dato che contemporaneamente la Regione ha chiesto alla giustizia civile un accertamento sulla proprietà delle terre, muovendo dalla constatazione che da fine anni Settanta in quei terreni operano gli allevatori finiti nel registro degli indagati. Il tribunale civile si esprimerà il 22 marzo. (g.m.s.)

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