La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, sotto la lente della Finanza un giro di gommoni rubati

di Gianni Olandi
Alghero, sotto la lente della Finanza un giro di gommoni rubati

Due imbarcazioni sottratte ad attività turistiche della Maddalena. Le indagini delle Fiamme Gialle del mare vanno avanti nel più stretto riserbo

16 novembre 2017
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ALGHERO. Soltanto in apparenza il mondo della nautica non appare coinvolto in furti di natanti e motoscafi come per esempio avviene in quello delle auto. La guardia di finanza di mare della tenenza di via Garibaldi ha infatti nei giorni scorsi recuperato due gommoni, del valore di diverse decine di migliaia di euro, entrambi dotati di motori da 80 cavalli, che erano stati rubati ad altrettante attività turistiche che operano nell’arcipelago della Maddalena.

Un recupero avvenuto in circostanze non completamente chiarite dato lo strettissimo riserbo delle Fiamme Gialle di mare imposto dalle indagini ancora in corso e, in particolare, dalla complessità di una situazione che potrebbe portare alla individuazione di un vero e proprio commercio di natanti rubati. I due gommoni, e relativi motori e attrezzature di bordo, sono stati rubati a La Maddalena e trasferiti sul versante della costa Nord occidentale. Non si è a conoscenza di come sia avvenuto il recupero e tanto meno se vi sono persone denunciate o indagate.

Tra l’altro a bordo dei due natanti sono state recuperate diverse cassette di attrezzi abitualmente utilizzati dai meccanici, di assoluto livello professionale e particolarmente costosi. Dotazioni da specialisti quindi che fanno pensare a una vera e propria organizzazione dedita al furto di barche.

È possibile che nel trasferimento dei gommoni rubati gli autori siano approdati sui mari di Alghero a causa delle condizioni meteomarine particolarmente avverse.

I proprietari dei mezzi marini, il Resort di Santo Stefano e la società Charter di Palau, erano particolarmente felici per il ritrovamento dei loro natanti e hanno comprensibilmente ringraziato la guardia di finanza della tenenza di Alghero per il ritrovamento e la restituzione delle unità abitualmente utilizzate nello svolgimento della attività di nautica da diporto.

Le bocche cucite di via Garibaldi lasciano però intendere che i militari abbiano messo le mani su una sorta di “filo di Arianna” che potrebbe condurre a risultati sorprendenti.

Le indagini sono in questo momento estese per un monitoraggio dei furti subiti negli ultimi tempi dalle attività nautiche della Sardegna ma i controlli sembrano guardare anche oltre Tirreno, destinazione possibile dove collocare i natanti rubati.

Tra l’altro il ruolo della Guardia di Finanza è ormai diventato un riferimento assoluto per le attività di controllo e prevenzione in mare. Il recente decreto Maida ha infatti soppresso le articolazioni navali della polizia di stato, della polizia penitenziaria e dei carabinieri, i cui mezzi sono stati trasferiti alla guardia di finanza e indosseranno a breve una nuova divisa.

In pratica le Fiamme Gialle dall’approvazione del decreto sono la sola forza di polizia addetta alla sicurezza in mare. Oltre naturalmente alla guardia costiera con compiti istituzionali specifici. Ruolo che a giudicare dalle conclusioni positive della recente operazione di recupero dei gommoni rubati a La Maddalena, sembra affidato a buone mani.



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