Vicenda Calabona Legambiente ora invoca il Puc
ALGHERO. Legambiente interviene sulla concessione edilizia a Calabona con una nota del presidente Roberto Barbieri: «Non è accettabile che, in tanti anni, le varie amministrazioni locali non abbiano...
17 dicembre 2017
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ALGHERO. Legambiente interviene sulla concessione edilizia a Calabona con una nota del presidente Roberto Barbieri: «Non è accettabile che, in tanti anni, le varie amministrazioni locali non abbiano mai licenziato il Puc (come del resto il Piano del Parco, il Pul, il piano del porto,...). In una palese collusione tra la politica e imprenditori edili. Sappiamo che le carte di riferimento sono ancora quelle, con qualche adeguamento, del vecchio Prg degli anni 70/80. Piano che ha consentito il disastro urbanistico della città, che ha consentito il proliferare dei lotti interclusi, che ha consentito la disumanizzazione di strade, marciapiedi, giardini, asserviti a una logica di profitto per pochi. E questo è ancora più grave se siconsidera che l’unica risorsa reale della città è l'ambiente e il turismo».
Su Calabona Barbieri chiede che il caso diventi il simbolo di un’inversione di tendenza, la fine delle logiche delle costruzioni sul mare che impoveriscono il bene ambientale che è patrimonio di tutti». L’ambientalista esprime poi perplessità sul «furbesco escamotage del “silenzio assenso” da parte degli enti preposti per far passare pratiche edilizie ad altissimo costo ambientale». Citando l'assessore all’urbanistica, il presidente edi Legambiente ricorda che si tratta di un intervento edilizio di 21 metri di altezza e 5 piani di costruzione che cancellerebbero il paesaggio del primo tratto della litoranea Alghero-Bosa, una delle strade costiere più belle d'Italia. Secondo l'associazione «deve essere consentito il solo restauro della villa esistente». Barbieri conclude invitando il Comune a una moratoria di tutte le sopraelevazioni fino alla approvazione del Puc e sollecitando la Regione a mettere scadenze precise agli enti locali per l'adeguamento dei Puc ai Ppr, prevedendo anche il commissariamento in caso di inadempienze. (g.o.)
Su Calabona Barbieri chiede che il caso diventi il simbolo di un’inversione di tendenza, la fine delle logiche delle costruzioni sul mare che impoveriscono il bene ambientale che è patrimonio di tutti». L’ambientalista esprime poi perplessità sul «furbesco escamotage del “silenzio assenso” da parte degli enti preposti per far passare pratiche edilizie ad altissimo costo ambientale». Citando l'assessore all’urbanistica, il presidente edi Legambiente ricorda che si tratta di un intervento edilizio di 21 metri di altezza e 5 piani di costruzione che cancellerebbero il paesaggio del primo tratto della litoranea Alghero-Bosa, una delle strade costiere più belle d'Italia. Secondo l'associazione «deve essere consentito il solo restauro della villa esistente». Barbieri conclude invitando il Comune a una moratoria di tutte le sopraelevazioni fino alla approvazione del Puc e sollecitando la Regione a mettere scadenze precise agli enti locali per l'adeguamento dei Puc ai Ppr, prevedendo anche il commissariamento in caso di inadempienze. (g.o.)