La Nuova Sardegna

ALGHERO. Il gruppo consiliare dei Cinquestelle attacca l’amministrazione comunale a proposito della rotazione nell’affidamento degli incarichi legali. I consiglieri Roberto Ferrara e Graziano Porcu sostengono che «il Comune, dal 2016 a oggi, ha speso 550 mila euro in spese legali, dunque mezzo milione di euro in di due anni e mezzo. Le oltre cento cause, in cui è stato chiamato in giudizio, sono state affidate a trentotto avvocati. Ci sono, infatti, alcuni studi legali che sembrano essere “baciati dalla fortuna” – insistono Ferrara e Porcu –, in sette si dividono la metà della torta, col picco dei primi due che ne prendono un quarto. Si potrebbe pensare che la assidua preferenza sia dettata dal merito, ma, in Commissione, abbiamo chiesto all'assessore Tanchis quale fosse la percentuale di successo di queste cause, la risposta è stata eloquente: “chi agisce in giudizio contro l'amministrazione lo fa con la quasi certezza di vincere”, ergo, il Comune soccombe quasi sempre. Per quanto gli affidamenti diretti siano ammessi dalla norma, la così macroscopica, per così dire, prevalenza di alcuni verso altri, – è la conclusione – purtroppo, genera un legittimo sospetto».

Non si fa attendere la replica del Comune che giudica l'intervento dei Cinquestelle «prevalentemente propagandistico, fuorviante e poco qualificante». L'ufficio stampa precisa infatti che «dal solo settembre 2017 ad oggi, secondo una prima ricognizione, i risparmi della amministrazione superano i 100mila euro, a cui si aggiunge l’attività di consulenza realizzata a favore degli uffici nell'analisi di aspetti potenzialmente idonei a ingenerare contenzioso». E ancora: «Il Comune è dotato di un Albo aperto cui i professionisti possono iscriversi senza incorrere in esclusioni L’incaricato viene scelto tra gli iscritti nella sezione di riferimento nel pieno rispetto del principio di rotazione (da valutarsi, come è logico, all'interno di un adeguato spazio temporale), così come non risulta avvenisse in passato». (g.o.)