Morta di Covid ad Alghero, indagato il medico sospeso
Il professionista non aveva completato il ciclo vaccinale ma esercitava la professione
SASSARI. Era stato sospeso dal servizio, non poteva cioè esercitare la sua professione di medico di base. E il provvedimento dell'Ats gli era stato notificato perché non aveva terminato il ciclo vaccinale contro l'infezione da Sars Cov-2. Ma, nonostante la sospensione, un professionista algherese di 63 anni aveva comunque visitato una paziente andando personalmente nella sua abitazione. La donna, non vaccinata e poi risultata positiva al covid, era morta dopo poco.
Secondo i suoi familiari - che si sono rivolti all'avvocato Danilo Mattana e hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica - era stato proprio il medico di famiglia a consigliarle di non sottoporsi al vaccino. Il professionista, un 63enne che esercitava in un ambulatorio di Alghero, ora è indagato per omicidio colposo in esercizio abusivo della professione. Il sostituto procuratore Paolo Piras, titolare del fascicolo, proprio per fare chiarezza sul caso ha disposto che venga eseguita l'autopsia sul corpo della donna e ha conferito l'incarico al medico legale di Cagliari Alberto Chighine. La perizia verrà eseguita al Policlinico Is Mirrionis e dovrà essere depositata entro il 16 marzo.In particolare i quesiti posti dal pubblico ministero serviranno a stabilire se ci sia stata qualche responsabilità specifica del medico nel decesso della paziente che, al momento della visita, presentava sintomi che lui avrebbe ricondotto a una bronchite. Ma non avrebbe suggerito ai familiari di accompagnarla in ospedale per accertare il quadro clinico e fare una diagnosi completa.
Una prudenza quanto mai opportuna considerato il dilagare dei contagi da coronavirus in quel periodo.Il perito dovrà come prima cosa indicare "la storia clinica" recente della vittima, quindi le cause della morte e le "ipotesi covid correlate". Ma il dottor Chighine avrà anche il compito di stabilire se e quanto possano aver influito sulle cause del decesso fattori esterni concorrenti come ad esempio la mancata vaccinazione. Per fare ciò dovrà essere ricostruito quello che in medicina si chiama "processo fisiopatologico". I tempi sono prematuri per fare qualsiasi ipotesi ma è chiaro che l'intento della Procura è quello di accertare se la morte della donna di Alghero sia o meno stata determinata dalla mancata vaccinazione o da una condotta poco corretta e scrupolosa del medico che la visitò (pur non potendo farlo).
Il professionista non solo non avrebbe riconosciuto la gravità della situazione clinica della sua paziente ma, da novax quale evidentemente si professava visto che nemmeno lui era vaccinato, potrebbe aver in qualche modo "condizionato" anche le scelte della signora che aveva in cura. Per il momento al perito di Cagliari il pm Piras non ha chiesto di fare una valutazione per ciò che riguarda invece il mancato rispetto delle indicazioni dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco). Ossia se il medico abbia o meno disposto la somministrazione di una terapia farmacologica adeguata alla patologia. Un passaggio, questo, sul quale la Procura di Sassari si è riservata di decidere eventualmente in un secondo momento. ©RIPRODUZIONE RISERVATA