La Nuova Sardegna

Cagliari

Immigrazione clandestina, blitz della polizia a Cagliari: sette arresti tra italiani e magrebini

Un frame di un video girato dagli scafisti durante un trasporto
Un frame di un video girato dagli scafisti durante un trasporto

Gli agenti della squadra mobile del capoluogo hanno eseguito la maxi operazione "Doppio cielo" nei confronti di un gruppo criminale che favoriva lo sbarco illegale di persone dall'Algeria

06 marzo 2017
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Una rete favoriva l’arrivo di migranti dall’Algeria in Italia. Lo ha scoperto la squadra mobile della questura di Cagliari, che nella mattina di oggi 6 marzo ha eseguito l’operazione «Doppio cielo» nei confronti di italiani e magrebini, tutti gravemente indiziati. Il gruppo aveva diramazioni anche in altre regioni d’Italia.

Sono sette le persone arrestate. In manette sono finiti cinque algerini, un marocchino e una donna italiana. Le indagini della squadra mobile, coordinata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, sono partite a seguito degli ultimi sbarchi di algerini avvenuti nelle scorse settimane lungo le coste sud occidentali della Sardegna.  

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:cagliari:cronaca:1.14986262:Video:https://video.gelocal.it/lanuovasardegna/locale/immigrazione-clandestina-algeria-sardegna-le-intercettazioni-della-polizia/70375/70783]]

A capo dell’organizzazione, secondo l’indagine della polizia che ha proceduto agli arresti su disposizione del pm Liliana Ledda, ci8 sarebbero due coniugi residenti ad Assemini: Nabil Sadki, 30 anni, algerino, in Italia da oltre dieci anni, e Simona Durzu, 35 anni, cagliaritana, ritenuta complice del marito. 

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:cagliari:cronaca:1.14986798:Video:https://video.gelocal.it/lanuovasardegna/cronaca/cagliari-sgominata-una-banda-che-favoriva-l-immigrazione-clandestina-7-arresti/70395/70803]]

Gli altri arrestati sono Otman Kadimi, 18 anni, marocchino, residente a Fertilia, Mohammed Ali Khannoufi, 26 anni, algerino, domiciliato a Capoterra, B.R. un diciassettenne algerino, Najm Eddine Boumelit, noto Mommo, 24 anni, algerino, domiciliato a Cagliari, e Ramzi Sadki, 24 anni, algerino, domiciliato a Roma.

I coniugi di Asssemini, spiega la polizia,  “grazie alla loro conoscenza delle dinamiche locali legate ai così detti “sbarchi diretti” che da anni interessano le coste sud occidentali della Sardegna, nel tempo hanno creato una fitta rete di contatti, anche a livello transnazionale, offrendo un servizio a “pagamento” ai loro connazionali che una volta sbarcati sull’isola avrebbero manifestato la necessità di possedere un titolo falso con il quale poter comunque circolare liberamente. L’attività della coppia, un vero e proprio business, con tariffe variabili tra i 100 ed i 400 euro a seconda del tipo di documento da falsificare, si è avvalsa della collaborazione di almeno altri sei soggetti, presenti tra Roma e Sassari, ma tutti accomunati da una precedente esperienza sarda alle dirette dipendenze di Nabil Sadki e della moglie Simona Durzu”.

Il gruppo, secondo le indagini, si occupava di reperire migranti appena giunti che avevano bisogno di documenti. Tra quelli più richiesti la ricevuta dell’istanza di protezione internazionale, un documento che permette una discreta libertà di movimento senza tuttavia compromettere la possibilità di richiedere, una volta raggiunta la meta europea desiderata, una reale richiesta di protezione internazionale, eludendo così i presupposti della Convenzione di Dublino.

La Scientifica, che ha analizzato nel dettaglio tutti i documenti reperiti dagli investigatori, ne ha accertato la natura assolutamente fraudolenta. L’esecuzione delle misure precautelari è avvenuta con la collaborazione del Servizio Centrale Operativo, le Squadre Mobili di Roma, Sassari e Nuoro, il Reparto Prevenzione Crimine Sardegna e del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza.

In Primo Piano
Trasporti

Aeroitalia, voli in overbooking: è polemica su call center e check-in online

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative