La Nuova Sardegna

Cagliari

Una sola ambulanza nel Sarrabus Gerrei, a rischio il servizio di emergenza

L'ospedale di Muravera
L'ospedale di Muravera

La zona che va da Villasimius a Escalaplano è servita da una sola medicalizzata

01 marzo 2018
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MURAVERA. I servizi di emergenza-urgenza nel distretto sanitario del Sarrabus Gerrei non sono adeguati alle reali esigenze e necessità. Il territorio vastissimo che va da Villasimius ad Escalaplano è servito, infatti, da una sola ambulanza medicalizzata, di stanza a Muravera, e da una ambulanza con infermiere a bordo, di stanza a Villasimius, operativa solo da luglio a settembre. Quando la medicalizzata è impegnata in un intervento il territorio quasi sempre rimane scoperto. Inutili sono state finora le rimostranze e le proteste di alcuni amministratori, della popolazione in generale e in particolare del comitato spontaneo costituito in difesa dell’ospedale San Marcellino e dell’associazione “Obiettivo sanità Sardegna”.

Nella mattinata di martedì un paziente di San Priamo con un trauma toracico grave e trauma renale, da codice rosso, così come ha evidenziato la tac, è stato soccorso e trasportato all’ospedale San Marcellino di Muravera da un’ambulanza di base, senza medico a bordo, perché la medicalizzata era impegnata in un altro intervento. Mentre rientrava dal Policlinico di Monserrato dove ha trasportato per un presunto infarto un paziente di Villasimius è stata allertata per un altro presunto infarto a Villaputzu. Ha caricato il paziente ed è dovuta nuovamente ripartire a sirene spiegate in direzione del policlinico di Monserrato. Mentre era in viaggio c’è stata l’emergenza di San Priamo. Il paziente dopo essere stato stabilizzato è stato trasportato in ambulanza con a bordo un medico del San Marcellino a Cagliari nel reparto di Chirurgia dell’ospedale Santissima Trinità dove al suo arrivo è stato operato e ricoverato nel reparto di rianimazione. Una giornata campale per la medicalizzata del 118 che fortunatamente non si è trasformata in tragedia. Per evitare che situazioni di questo genere si ripetano e il territorio rimanga scoperto, chi ha il compito di programmare i servizi deve tenerne assolutamente conto e provvedere a coprire il territorio con un’altra medicalizzata. (gian carlo bulla)

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