La Nuova Sardegna

Cagliari

Fabbrica delle bombe: scritte ingiuriose contro la Cisl davanti alla sede

La scritta contro la Cisl sul muro davanti alla sede del sindacato (foto Mario Rosas)
La scritta contro la Cisl sul muro davanti alla sede del sindacato (foto Mario Rosas)

Lo stabilimento Rwm di Domusnovas sotto accusa degli antimilitaristi per la produzione di materiale bellico che verrebbe utilizzato nella guerra in corso nello Yemen. La reazione del sindacato: "Noi difendiamo il lavoro"

02 aprile 2018
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CAGLIARI. Scritte ingiuriose contro la Cisl di Cagliari, accusata di essere «complice della Rwm», la fabbrica di componenti di bombe di Domusnovas nel Sulcis del gruppo tedesco Rheinmetall, al centro di diverse polemiche politiche per l'esportazione di bombe che, secondo le denunce pubbliche fatte da movimenti pacifisti e partiti indipendentisti, verrebbero utilizzate nella guerra in Yemen. Su questa ipotesi era stato pubblicato anche un servizio sul New York Times.

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Oltre alle scritte, comparse di fronte alla sede principale del sindacato a Cagliari, la targa con il simbolo della Cisl sul palazzo di via Ancora è stata imbrattata con alcuni spruzzi di vernice nera.

Nel gennaio 2018 Confindustria e sindacati avevano ribadito il «pieno diritto e la legittimità dell'attività produttiva dello stabilimento di Domusnovas».

L'episodio di oggi 2 aprile arriva a meno di una settimana (28 marzo) dalle scritte contro Giacomo Cao, docente di ingegneria all'Università di Cagliari e presidente del Distretto aerospaziale della Sardegna. Contro di lui erano comparse, sui vetri esterni dell'aula magna della facoltà di Ingegneria, due grandi frasi scritte con lo spray rosso: «Dass ricerca per la guerra»

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Non si fa attendere la reazione del sindacato. Così Mimmo Contu segretario territoriale: «Penso che sia molto inappropriato dare responsabilità ai lavoratori e ai sindacati: è un metodo che riteniamo scorretto e quanto di meno democratico possa essere fatto».

«Il sindacato e i lavoratori difendono il lavoro, lo hanno sempre fatto e sempre lo faranno - osserva - Abbiamo già segnalato il fatto alle autorità competenti e siamo preoccupati, perché un analogo gesto era stato fatto il 21 dicembre 2015 nel momento in cui era in piedi la vertenza sui posti di lavoro nella base aerea di Decimomannu»

Il segretario regionale, Gavino Carta: «La Cisl difende il lavoro non l'attività e credo sia ingeneroso scaricare le responsabilità sul sindacato». 

«Piuttosto il vero tema sul tappeto e che deve essere affrontato è quello della riconversione, ma gli ultimi esempi non sono incoraggianti - sottolinea - abbiamo avuto l'esempio della base statunitense a Santo Stefano e, in ultimo, quello della base aerea di Decimomannu, dove una parte di lavoratori è stata spostata verso la Regione, ma altri sono rimasti senza occupazione. Quindi - aggiunge - il tema è anche nazionale: trasformare la nostra industria e renderla eticamente responsabile. Ecco allora che ci sembra sbagliato l'obiettivo. Speriamo - conclude Carta - che la Pasqua possa illuminare i pensieri e i cuori di chi ha fatto questo gesto, per offrirgli una visione più chiara della situazione».

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Anche la Fit Cisl Sardegna condanna il «grave atto intimidatorio cui è stata oggetto stanotte, ancora una volta, la sede della Ust Cisl di Cagliari». Il messaggio è stato postato sulla pagina Facebook della federazione trasporti del sindacato sardo in merito alle scritte ingiuriose apparse di fronte alle sede della Cisl a Cagliari.

«Come sindacato dei Trasporti respingiamo con forza tutti i tentativi di chi vuole fermare con le intimidazioni e la violenza quanto tutti i giorni viene svolto dalla Cisl - si legge - dai suoi dirigenti e dagli operatori a favore dei lavoratori, dei giovani, dei pensionati e delle famiglie di tutto il territorio».

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