Riportati nelle spiagge mille chili di sabbia rubati nel Sud Sardegna
Il materiale era stato sequestrato negli ultimi sei mesi ai turisti in partenza da Elmas
Villasimius La sabbia, i sassolini, le pietre, le conchiglie, i "tesori" naturali, asportati come souvenir, nonostante i divieti, da turisti, non rispettosi dell'ambiente, dalle spiagge di Villasimius, sequestrati negli ultimi sei mesi nell’area partenza dell'aeroporto di Cagliari Elmas, sono state reintrodotti nel loro ambiente naturale. Artefici della meritoria iniziativa sono state le "Guardie ambientali di Villasimius", l'associazione di volontariato presieduta da Lino Cozzuto. Gli ambientalisti hanno provveduto a prelevare dall'aeroporto il materiale sequestrato, accatastato in 43 scatole del peso complessivo di poco meno di mille chili, tutto etichettato con i nomi delle località dalle quali era stato prelevato, e con l'aiuto dei soci dell'associazione "Sardegna rubata e depredata" e diversi volontari lo hanno reintrodotto nelle spiagge del litorale del centro leader dell' industria delle vacanze della costa sud orientale: Porto Giunco, Cava Usai, Punta Molentis, Simius, Porto sa Ruxi, Timi Ama, Campu Longu, Fortezza Vecchia, Cala Caterina.
"Siamo ampiamente soddisfatti del lavoro svolto - afferma il presidente Cozzuto. Ringraziamo per la preziosa disponibilita' e collaborazione chi ci ha dato una mano". (Gian Carlo Bulla)