La Nuova Sardegna

Un Capodanno diverso lungo le vie dei minatori

Un Capodanno diverso lungo le vie dei minatori

Prosegue l’attività dell’ente che punta alla legge di riforma e rilancio: ieri è stata firmata l’intesa per l’avvio delle opere di bonifica dei siti minerari

29 dicembre 2012
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IGLESIAS. Un fine anno di attesa per il futuro del Parco geominerario della Sardegna, stretto tra la necessità di una legge di riforma che consenta lo sviluppo e la volontà di continuare una lotta che per un anno e più aveva visto la consulta impegnata in un sit in davanti alla sede della Regione a Cagliari. La decisione se riprendere la mobilitazione sarà presa il prossimo 8 di gennaio, quando sono stati convocati gli stati generali del Geoparco: allora sarà fatto il punto della situazione, cercando una strada di uscita all’impasse causato da amministrazione regionale e ministero dell’Ambiente. Intanto per la fin e dell’anno è stato organizzato un evento che è in pratica uno dei pochi che si svolgeranno nel territorio. Si tratta del Capodanno lungo la via di Santa Barbara, organizzato dall’associazione Pozzo sella in collaborazione con la Consulta delle associazioni del Geoparco, insieme alla rete nazionale dei cammini e con l’associazioni “Iubilantes”. Nel dettaglio si tratta di una escursione lunga sei giorni lungo il vecchio cammino dei minatori. Gli eventi partono oggi e proseguono sino al 4 di gennaio, con il culmine che sarà toccato la notte di San Silvestro con il brindisi di mezzanotte all’anno nuovo nella laveria La Marmora. Sono programmati viaggi e trasferimenti in pullman, la celebrazione delle Messe in diverse chiede della zona, la presentazione di documentari a tema e le visite sai siti più caratteristici. L’evento era stato organizzato anche due anni fa, riscuotendo un discreto successo, che si spera di ripetere quest’anno.

Ieri intanto l’assessore regionale alla Programmazione La Spisa ha sottoscritto assieme al commissario straordinario Nino Granara, il protocollo di intesa «per lo sviluppo di tecnologie innovative per interventi di bonifica e di ripristino ambientale, riassetto del territorio e percorsi di economia sostenibile nelle aree ricadenti nel Parco Geominerario». Per la Regione, «grazie alla firma si intraprendono una serie di azioni per la restituzione agli usi legittimi dei siti minerari e industriali contaminati attraverso interventi necessari di bonifica, riassetto e riutilizzo del territorio dei comuni ricadenti nell’ambito del Parco Geominerario. Un’occasione di rilancio anche per la crisi occupazionale del territorio».

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