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Proteste per i diserbanti irrorati lungo la linea ferroviaria

Proteste per i diserbanti irrorati lungo la linea ferroviaria

SINDIA. Lunedì, alle 10 del mattino, un treno ha percorso la linea ferroviaria turistica Macomer-Bosa irrorando con sostanze diserbanti l’area della ferrovia fino alle recinzioni che la separano...

09 aprile 2014
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SINDIA. Lunedì, alle 10 del mattino, un treno ha percorso la linea ferroviaria turistica Macomer-Bosa irrorando con sostanze diserbanti l’area della ferrovia fino alle recinzioni che la separano dalle altre proprietà. A Sindia il treno passa nell’abitato e non sono mancati gli inconvenienti, le proteste e le segnalazioni «Vicino alla ferrovia c’è anche un ambulatorio – dicono quanti si sono lamentati –, la gente ha aspettato il proprio turno di visita tenendo il fazzoletto davanti alla bocca per non respirare quelle sostanze. Il diserbante è dannoso, soprattutto in questo periodo, quando la vegetazione è in fioritura. Uccide anche gli insetti utili e le api». L’uso dei diserbanti lungo la linea ferroviaria avviene da un decennio. «Abbiamo un contratto con una ditta specializzata individuata con una gara regolare – spiega l’ingegnere Giuseppe Roggero, direttore del compartimento al quale fa capo Macomer – è un’attività regolamentata e il diserbo è limitato all’area ferroviaria. Si utilizza un prodotto usato dal ministero della Salute e dalla Asl. È possibile che con l’irrorazione qualcosa possa diffondersi oltre l’area, ma escludo qualsiasi pericolo».

Per l’intervento di diserbo in corso lungo la ferrovia Macomer-Bosa viene utilizzato il gliphosate. Dove si rende necessario per la presenza di piante arbusitive e legnose viene usato in combinazione con l’Evade (un erbicida-arbusticida che agisce per assorbimento fogliare, controlla le piante a foglia larga e non viene utilizzato negli abitati). Stando a quanto è scritto nella scheda tecnica della ditta che lo produce, il gliphosate, il prodotto può causare blanda irritazione agli occhi e una leggera irritazione della pelle, delle prime vie respiratorie e dell’apparato digerente, specialmente in caso di contatto prolungato. L’ingegnere Luciano Micheletto, responsabile del servizio manutenzione della linea, spiega che l’erogazione del diserbante avviene con specifiche tenciche e con attrezzature idonee a evitare derive del prodotto, per cui il trattamento è limitato alle piante infestanti che si desidera debellare. «I prodotti – prosegue – hanno una scarsa (se non nulla) attività di migrazione nel terreno. La pratica dello sfalcio meccanico integra quella del diserbo chimico. Col solo sfalcio, specialmente se fatto nel periodo primaverile, le piante si rinnovano rapidamente. Il corretto uso del diserbante evita un taglio indiscriminato di erbe e piante» . (t.g.t.)

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