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Nuoro

Alluvione, nonna e nipotina morirono travolte dal fango: nessun colpevole

Alluvione, nonna e nipotina morirono travolte dal fango: nessun colpevole

Il giudice di Lanusei assolve i cinque imputati, tecnici e funzionari, accusati di omicidio colposo e disastro colposo per la tragedia di Villagrande Strisaili

08 luglio 2014
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LANUSEI. Nessun colpevole per l'alluvione di Villagrande, in Ogliastra, che il 6 dicembre 2004 causò la morte di Assunta Bidotti, di 64 anni, e della sua nipotina Francesca, di tre anni appena. I cinque imputati a processo a Lanusei sono stati tutti assolti per non aver commesso il fatto. Questa la sentenza appena pronunciata dal giudice monocratico del tribunale di Lanusei Luca Ponzillo.

A quasi 10 anni da quel tragico giorno, è giunto oggi al termine il processo che ha visto sul banco degli imputati Ignazio Sau, funzionario regionale, Valentino Vento, dirigente del Genio Civile (accusati entrambi di omicidio colposo plurimo e disastro plurimo), l'altro funzionario regionale Sergio Cocciu (disastro colposo), l'ingegnere di Villagrande Serafino Rubiu ed il libero professionista Antonio Cabras (disastro colposo).

Il 13 giugno il pm Daniele Loi aveva chiesto 4 anni per Sau e Vento, 1 anno e 10 mesi per Sergio Cocciu, 2 anni per Rubiu e 1 anno per Cabras. Presenti in aula anche i genitori della piccola Francesca Longoni, morta a soli tre anni, travolta dalla furia dell'acqua e fango con la nonna mentre tentavano di mettersi in salvo. La coppia non ha voluto rilasciare commenti alla lettura della sentenza.

Gli imputati erano accusati di non aver impedito con le loro consulenze e i loro progetti che la furia dell'acqua arrecasse danni al paese e ai suoi abitanti. I difensori dei cinque hanno fatto leva sull'eccezionalità dell'evento, sulle condotte messe in essere da professionisti del passato e su problemi di natura edilizia che riguarderebbero scelte urbanistiche fatte dal Comune di Villagrande.

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