La Nuova Sardegna

Nuoro

Oloè, conto alla rovescia per la riapertura del ponte

di Nino Muggianu
Oloè, conto alla rovescia per la riapertura del ponte

Oliena, l’impresa che ha vinto l’appalto ha quasi ultimato l’opera di riempimento Tra qualche giorno il tratto di provinciale 46 sarà di nuovo percorribile

21 luglio 2014
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OLIENA. Mancano pochi giorni alla riapertura al traffico del ponte di Oloè lungo la provinciale numero 46 che collega Oliena a Dorgali. L’impresa che ha vinto l’appalto per la realizzazione dei lavori ha quasi ultimato l’opera di riempimento nei due accessi al ponte.

Lavori che prevedevano la demolizione delle parti danneggiate, la realizzazione delle due platee in calcestruzzo e poi le decine di gabbie in ferro riempite di massi che costituiscono le pareti che nei due lati conterranno il terrapieno che era stato spazzato via dalla furia dell’acqua. Gabbie che sono già state sistemate nei due fronti e il riempimento è ormai in dirittura di arrivo. Una volta raggiunta la quota del ponte e della strada, si passerà direttamente al stesura del manto in conglomerato bituminoso e del tappeto. A quel punto ci sarà solo da piazzare le protezioni di sicurezza e il ponte potrebbe essere riaperto subito dopo il collaudo tecnico. La speranza è che a quel punto, Anas e Genio Civile non trovino altri cavilli per allungare ulteriormente l'estenuante attesa che sta snervando tutti.

«Come si può vedere non ci voleva poi tanto, per fare questi lavori. È mai possibile che per realizzare un’opera in poco più di venti giorni ci siano voluti otto mesi di tempo? Un’assurdità, solo da noi succedono queste cose. Se tutto fosse accaduto in provincia di Cagliari o Sassari , le cose sicuramente sarebbero andate diversamente». Il commento arriva dai pastori e dai tanti proprietari di vigneti, uliveti, orti e aziende agricole che in tutti questi mesi hanno dovuto sopportare dei costi altissimi per raggiungere i loro poderi.

Sono proprio loro che con un’iniziativa senza precedenti, dopo le promesse, gli annunci e le polemiche avevano rotto gli indugi e realizzato un baypass, subito timbrato fuorilegge e pericoloso che, invece, a dispetto di quanti lo hanno criticato è ancora efficiente. Talmente inutile, non in regola e pericoloso che i primi ad utilizzarlo sono ora gli operai della società che sta effettuando i lavori. Senza parlare poi delle centinaia gli automobilisti, specie di Dorgali e Oliena , che ancora ne usufruiscono. Una stradina, quella dei pastori, che fra qualche giorno, almeno si spera, passerà nel dimenticatoio perchè verrà riaperta la principale. Ma rimarrà nella memoria come l’opera che un gruppo di allevatori realizzò in due soli giorni, mentre a Cagliari e Roma ancora si discuteva sul da farsi.

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