La Nuova Sardegna

TONARA. Si è concluso con una richiesta di rito alternativo, il giudizio direttissimo per L.L. 41 anni e G.I., i due operai di Tonara tratti in arresto avanti ieri sera dalla radio mobile di Tonara, nell'ambito di una operazione per la lotta agli stupefacenti. Durante un controllo, i due avevano manifestato nervosismo e i militari avevano voluto vederci chiaro.

Incuriositi dall'atteggiamento gli uomini guidati dal capitano Andrea di Nocera hanno minuziosamente perquisito l'abitacolo del l'autovettura in cui viaggiavano i due tonaresi. Al suo interno, in un vano ricavato all'interno dell'abitacolo, i militari hanno rinvenuto quattro involucri contenenti sostanza stupefacente.

Immediatamente tratti in arresto, ieri mattina hanno affrontato il giudizio direttissimo.

Davanti al giudice Carla Altieri, i due non hanno risposto alle domande. Assistiti dagli avvocati Giovanni Satta e Daniela Schirru, gli indagati hanno preferito percorrere la strada del rito alternativo. L.L., ha deciso di mettere fine alla vicenda giudiziaria mediante patteggiamento, con sospensione condizionale della pena.

Per G.I., invece sarà percorsa la strada del rito abbreviato condizionato. In punto di misura cautelare la difesa ha incassato una piccola vittoria: a seguito dell'arringa dell'avvocato Satta e della collega Schirru, il giudice ha rigettato le richieste del pubblico ministero Andrea Chelo, ovvero gli arresti domiciliari per entrambi. La dottoressa Altieri, accogliendo le tesi difensive, ha invece disposto il semplice obbligo di firma con presentazione quotidiana presso i carabinieri di Tonara.